Cronaca

Malaspina, da anni la denuncia di fragilità della struttura

La denuncia dei sindacati della polizia penitenziaria

di Sergio Randazzo -

“L’evasione di tre detenuti nel carcere minorile di Palermo è la conferma di quanto denunciamo da anni. Bisogna aumentare la sicurezza delle strutture e adeguarla ai detenuti”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i sindacati Sappe, Osapp, UilPa Polizia Penitenziaria, Uspp, Fns Cisl e Fp Cgil.

I tre evasi – di nazionalità ivoriana, tunisina e marocchina – sono stati catturati in poche ore grazie alla collaborazione tra Polizia Penitenziaria, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza. I fuggitivi erano riusciti a evadere domenica mattina dalla struttura di via Cilea, scavalcando il muro di cinta con l’aiuto di lenzuola annodate.

Secondo quanto riferito dai sindacalisti, le indagini sulla modalità dell’evasione sono ancora in corso, ma da una prima ricostruzione sembra escludersi l’uso di seghe per tagliare le sbarre. Resta però un elemento chiave: la criticità strutturale delle carceri minorili, pensate per un’utenza esclusivamente minorenne e non per detenuti prossimi alla maggiore età, spesso coinvolti in reati gravi.

“La fragilità delle carceri minorili italiane non consente più la permanenza in sicurezza di detenuti minori-maggiorenni in strutture nate per finalità risocializzanti – prosegue la nota -. È fondamentale incrementare la sicurezza, come richiesto più volte negli anni”.

I sindacalisti hanno infine sottolineato il massimo impegno del personale, anche di quello libero dal servizio, nelle operazioni di ricerca. A partecipare sono stati anche gli operatori del Centro di giustizia minorile, coordinati dal dirigente Santo Ippolito, con il supporto di agenti provenienti dagli istituti Ucciardone e Pagliarelli.