Cronaca
Maria Ciro, l’autopsia chiarirà il mistero del decesso
Disposto il sequestro dell'appartamento in cui viveva Maria Ciro
Disposto dalla Procura di Palermo il sequestro dell’appartamento in cui viveva, Maria Ciro, la bambina disabile di 11 anni morta sabato sera all’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. Sequestrata anche una bottiglia contenente benzina trovata anche sui vestiti della piccola vittima. La bambina, che era affetta da una forma di encefalite che l’aveva resa tetraplegica, era stata accompagnata sabato sera, in gravi condizioni, dalla madre e dal suo compagno all’ospedale Buccheri La Ferla, dove è morta.
La Procura guidata da Maurizio de Lucia ha aperto un fascicolo di atti non costituenti reato, escludendo al momento l’ipotesi dell’omicidio. Disposta l’autopsia sul corpo dell’undicenne per accertare le cause della morte. La bambina al suo arrivo in ospedale aveva segni sul collo e gli abiti intrisi di benzina.
La madre, una donna di 31 anni che ha altri 4 figli, tutti minorenni, e il nuovo compagno, che al momento della tragedia non era in casa, sono stati interrogati dalla polizia per oltre 3 ore. Sentito anche il padre naturale di Maria che vive in un’altra abitazione. La bambina, secondo le ricostruzioni dei familiari, si sarebbe sentita male. L’autopsia dovrà accertare se la morte sia stata determinata da cause naturali legate alle sue gravi patologie o dall’ingestione della benzina, che potrebbe esserle stata data per errore da uno dei fratellini minori.
Si è attivato il Pronto Intervento Sociale (PrInS) del Comune. Il servizio si occuperà dei fratellini di Maria. Gli assistenti sociali insieme all’equipe di intervento, in coordinamento con la procura, hanno disposto il trasferimento urgente di tutti e quattro. Gli inquirenti hanno accertato che la famiglia vive in una condizione di degrado estremo. Al momento non sarebbero emerse contraddizioni o indizi che portano all’omicidio.