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Mattarella “Social possono essere armi, bullismo va contrastato”
NAPOLI (ITALPRESS) – “I social sono adoperati spesso come armi che colpiscono in profondità. Il bullismo, la sopraffazione, vanno contrastati con tenacia: tanti giovani sanno che il sopruso non è prova di forza, ma di vigliaccheria”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico al complesso scolastico Rossini-Boccioni-Labriola di Napoli.
“Le scuole, in ogni parte del mondo, sono segno di speranza, non aree di esercizio di sopraffazione, di violenza: la scuola deve essere il luogo in cui ogni forma di violenza viene bandita. Gli insegnanti – dice il capo dello Stato – fanno molto, talvolta in condizioni difficili, per capire e sottrarre i ragazzi da gorghi pericolosi. Ma non vanno lasciati soli dalle istituzioni e dalla società. La scuola – prosegue Mattarella – è il luogo dell’apertura, dell’inclusione, della scoperta, dell’apprendimento del metodo scientifico e di ricerca che permette di promuovere il progresso. E’ il luogo dove si valorizzano i talenti di ciascuno, nella diversità con cui si esprimono, il luogo in cui deve prevalere il rispetto della personalità di ognuno e in cui deve regnare la consapevolezza che la diversità e la pluralità delle opinioni sono una ricchezza da difendere”.
“Sconfiggendo ogni abbandono, occorre l’impegno affinchè scuola sia davvero ovunque nel mondo. Dove questo non è consentito, dove la scuola non è frequentabile o viene interrotta per colpa di guerre, o occupazioni militari, si realizza un’ulteriore inaccettabile, gravissima responsabilità storica per chi muove guerre – dice ancora Mattarella -. In questo impegno di non abbandonare, di coinvolgere tutti affinchè la scuola sia ovunque, vi è l’impegno per includere chi è svantaggiato. Di qualsiasi natura sia lo svantaggio di cui il ragazzo possa essere portatore”.
“Le scuole, in ogni parte del mondo, sono segno di speranza, non aree di esercizio di sopraffazione, di violenza: la scuola deve essere il luogo in cui ogni forma di violenza viene bandita. Gli insegnanti – dice il capo dello Stato – fanno molto, talvolta in condizioni difficili, per capire e sottrarre i ragazzi da gorghi pericolosi. Ma non vanno lasciati soli dalle istituzioni e dalla società. La scuola – prosegue Mattarella – è il luogo dell’apertura, dell’inclusione, della scoperta, dell’apprendimento del metodo scientifico e di ricerca che permette di promuovere il progresso. E’ il luogo dove si valorizzano i talenti di ciascuno, nella diversità con cui si esprimono, il luogo in cui deve prevalere il rispetto della personalità di ognuno e in cui deve regnare la consapevolezza che la diversità e la pluralità delle opinioni sono una ricchezza da difendere”.
“Sconfiggendo ogni abbandono, occorre l’impegno affinchè scuola sia davvero ovunque nel mondo. Dove questo non è consentito, dove la scuola non è frequentabile o viene interrotta per colpa di guerre, o occupazioni militari, si realizza un’ulteriore inaccettabile, gravissima responsabilità storica per chi muove guerre – dice ancora Mattarella -. In questo impegno di non abbandonare, di coinvolgere tutti affinchè la scuola sia ovunque, vi è l’impegno per includere chi è svantaggiato. Di qualsiasi natura sia lo svantaggio di cui il ragazzo possa essere portatore”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).