Cronaca

Maxi Truffa sui bonus edilizi, sequestri della Gdf

Un'ingente frode nel settore dei bonus edilizi è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Messina, portando al sequestro di oltre 1.2 milioni di euro. Otto persone sono indagate per aver generato crediti d'imposta inesistenti per lavori di ristrutturazione fittizi, per poi cederli e trasferire i proventi su conti esteri nel tentativo di occultare il denaro

di tcf -

Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Messina, coordinata dalla Procura della Repubblica di Patti, ha svelato una maxi-truffa nel sistema dei bonus edilizi che ha portato al sequestro di beni per un valore superiore a 1.2 milioni di euro.

Le indagini hanno fatto luce su un sofisticato meccanismo fraudolento messo in atto da otto individui, i quali, sfruttando le prime fasi di erogazione delle agevolazioni fiscali antecedenti al decreto “Antifrode”, avrebbero generato autonomamente dai propri cassetti fiscali crediti d’imposta fittizi per presunti lavori di ristrutturazione edilizia mai eseguiti o relativi a immobili inesistenti o di proprietà di terzi ignari.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti i bonus “Facciate”, “Sismabonus” e “Ristrutturazione”, per i quali gli indagati avrebbero dichiarato interventi inesistenti, ottenendo così la possibilità di usufruire del credito d’imposta. Invece di utilizzare direttamente lo sconto in fattura, gli otto avrebbero optato per la cessione del credito a terzi, in particolare a Poste Italiane, al fine di ottenere liquidità immediata. Le somme incassate attraverso queste cessioni illecite venivano poi rapidamente trasferite all’estero, con un’operazione studiata nei minimi dettagli per ostacolare la tracciabilità del denaro.

I proventi della truffa venivano infatti frazionati e dirottati su conti correnti accesi in Lituania, Estonia, Belgio e Regno Unito, utilizzando società che forniscono servizi di IBAN virtuali. Questo sistema di riciclaggio ha fatto scattare anche l’accusa di autoriciclaggio nei confronti degli indagati, oltre a quella di truffa aggravata ai danni dello Stato. L’operazione rappresenta un importante segnale nella lotta contro le truffe che sottraggono ingenti risorse pubbliche.