Agrigento

Migranti morti, i feretri distribuiti nei cimiteri agrigentini

La neonata di 11 mesi, il padre e un’altra persona saranno tumulati a Canicattì

di Sergio Randazzo -

La Prefettura di Agrigento ha disposto la tumulazione delle salme delle vittime del naufragio in diversi comuni della provincia, grazie alla disponibilità dei sindaci.

Le sepolture

La neonata di 11 mesi, il padre e un’altra persona saranno tumulati a Canicattì. Tre adulti riposeranno a Palma di Montechiaro, due a Grotte, uno a Castrofilippo e un altro a Joppolo Giancaxio. I feretri, giunti con il traghetto Las Palmas sulla banchina di Porto Empedocle, sono stati trasferiti verso i paesi che hanno dato la loro disponibilità.

Le parole del sindaco di Canicattì

“C’è sempre stata la nostra disponibilità. Canicattì ha dato, fino ad oggi, sepoltura ad almeno 130-140 migranti – spiega il sindaco Vincenzo Corbo –. Dobbiamo essere solidali: perdono la vita per cercare lavoro e futuro. Tocca il cuore tutto questo. Una mamma che si mette in mare con una figlioletta di 11 mesi: è disperazione pura”.

I ricordi commossi

Corbo, visibilmente emozionato, ha ricordato episodi vissuti negli anni: nel 2007 la sua amministrazione accolse undici bare insieme nella chiesa Madre, tutte senza nome, solo con un numero. “È toccante e doloroso – aggiunge –. Una volta ho aperto io stesso il cimitero di notte per permettere a una famiglia arrivata dall’Inghilterra di riconoscere il proprio caro annegato. Fu uno strazio terribile”.