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Migranti: neonata di 6 mesi muore in hotspot a Lampedusa

In 164 a bordo di Geo Barents

di Sergio Randazzo -

Il dramma

Non si ferma la tragedia dei migranti nel Mediterraneo. Una neonata di 6 mesi, ospite dell’hotspot di Lampedusa, è morta. Era arrivata insieme alla madre presso il centro di accoglienza e le sue condizioni sembravano buone, poi però è deceduta per cause che sono ancora da accertare. Intanto, sempre nelle vicinanze dell’isola delle Pelagie, vi sarebbero 4 dispersi: si tratta di 2 adulti e 2 bambini, rispettivamente di 6 mesi e 6 anni. I naufraghi risultano dispersi in seguito al naufragio di un barchino, che è poi affondato. La Guardia costiera è riuscita a trarre in salvo 32 persone che si trovavano a bordo dell’imbarcazione. Salvi anche 78 migranti che si trovavano a bordo di una barca che si è scagliata contro gli scogli, sempre nell’isola di Lampedusa. Tutti i naufraghi sono stati tratti in salvo dalla Guardia di finanza. Nell’Isola è salito così a 536 il numero dei migranti giunti in 24 ore e l’hotspot dell’Isola è nuovamente al collasso.

Il lavoro di Medici senza Frontiere

Sono state ore impegnative anche per il team di Medici Senza Frontiere a bordo della nave Geo Barents. Nel giro di due giorni sono stati soccorsi dalla Ong 164 naufraghi, tra cui 14 donne e circa 50 minori non accompagnati. Il più piccolo di loro ha solo 10 anni. “Viaggiava da solo nel momento in cui è stato soccorso. Ci ha raccontato, in lacrime, che stava viaggiando con suo fratello il quale però è rimasto in Libia perché non è riuscito a imbarcarsi insieme a lui – ha raccontato Fulvia Conte, responsabile delle attività di ricerca e soccorso della nave Geo Barents – tutti gli altri naufraghi stanno ricevendo le prime cure mediche e piscologiche diamo loro beni di prima necessità, come un pasto caldo e dell’acqua. Resteremo ancora nello stesso tratto di mare, nell’eventualità in cui ci sia qualcuno che ha bisogno del nostro aiuto”. Intanto nel Mediterraneo proseguono le segnalazioni di soccorso: 450 persone, secondo quanto segnala Alarm Phone, si trovano a bordo di una barca in pericolo, a Sud est della Sicilia. “Fuggono dalla Libia – spiega Alarm Phone – a bordo non hanno più né acqua e né cibo, le autorità maltesi e italiane sono state informate, occorre soccorrerli”. CRO NG01 cfn/lca 052100 DIC 22