Notizie

Minacce ad amministratori locali crescono anche in Sicilia

Minacce agli amministratori locali in crescita; la Sicilia è la terza regione a livello nazionale per numeri di casi denunciati. Una recrudescenza si è registrata soprattutto nei mesi che hanno preceduto le ultime amministrative

di Chiara Scucces -

Sono cresciute del 20%, in questo primo semestre del 2024, le intimidazioni  ai danni degli amministratori locali. Lo certifica il nuovo rapporto di Avviso Pubblico che da quindici anni monitora il fenomeno. L’associazione, nata nel 1996 per riunire gli Amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica, lancia quindi l’allarme: sono tornati a crescere gli atti intimidatori: nel primo semestre di questo anno sono censiti 193 casi, un aumento del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ad essere colpite sono 16 regioni, con una particolare recrudescenza del fenomeno nel centro sud. La Campania, con 34 casi è  la prima regione d’Italia, seguita dalla Puglia con 27 casi e dalla Sicilia con 23 casi. A livello regionale, la provincia più colpita da questo fenomeno è quella di Palermo con sette casi in sei mesi. Preoccupa soprattutto, rimarcano da Avviso Pubblico, quanto registrato nel corso dell’ultima campagna elettorale, che ha visto oltre 3.700 Enti locali chiamati a rinnovare i propri consigli comunali: il 17% dei casi censiti di minacce e intimidazioni nel periodo considerato sono stati rivolti a candidate e candidati alle elezioni amministrative tenutesi a giugno. Fra le  principali tipologie di intimidazioni messe in atto in tal senso in Sicilia, si registrano incendi di case, auto a Gela e aggressioni a Campobello di Licata. I tanti casi registrati nel corso della recente campagna elettorale – spiega il presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà- aprono uno squarcio sui mesi che precedono le elezioni amministrative che sono tra quelli più delicati e necessitano di un monitoraggio particolarmente scrupoloso da parte delle Istituzioni e degli organi preposti a garantire la sicurezza sui territori. Un clima che viene alimentato anche dall’hate speech diffuso tramite i social media, dalla sfiducia e dalla disillusione nei confronti della politica, come testimonia anche il crescente astensionismo. Un fenomeno quest’ultimo che – rimarca il presidente di Avviso Pubblico – aumenta il peso specifico e la capacità di condizionamento di quei voti che le organizzazioni criminali sono in grado di orientare sui territori in cui esse sono presenti”.