Palermo

Misilmeri si prepara a salutare Sara Campanella: domani la camera ardente

Per la giornata di lunedì, il sindaco di Misilmeri Rosario Rizzolo ha proclamato il lutto cittadino

di Sergio Randazzo -

Arriverà nel primo pomeriggio a Misilmeri, in provincia di Palermo, la salma di Sara Campanella, la studentessa universitaria di 22 anni uccisa lunedì scorso a Messina dal collega di corso Stefano Argentino. Dopo l’autopsia, eseguita ieri al Policlinico di Messina, il feretro è stato riconsegnato alla famiglia, che attraverso il legale Concetta La Torre ha chiesto di vegliare la giovane “in modo intimo e riservato, senza alcuna interferenza di giornalisti e troupe televisive”.

Camera ardente e funerali

La comunità avrà la possibilità di dare l’ultimo saluto a Sara a partire da domani, domenica, quando sarà allestita la camera ardente aperta al pubblico nella chiesa delle Anime Sante in piazza Comitato, dalle 10.30 per tutto il giorno e la notte.
I funerali saranno celebrati lunedì alle 10.30 nella chiesa San Giovanni Battista di Misilmeri, e saranno presieduti dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.

Per la giornata di lunedì, il sindaco di Misilmeri Rosario Rizzolo ha proclamato il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici e un minuto di silenzio negli uffici comunali. Alla decisione si sono uniti anche il Comune di Messina, dove la giovane studiava e ha perso la vita, e altri Comuni della provincia di Palermo, su disposizione del sindaco metropolitano Roberto Lagalla.

Il dolore e il bisogno di reagire

“Adesso è il momento del silenzio e del dolore – ha dichiarato Sabrina Amodeo, assessore alla Pubblica istruzione, servizi sociali, cultura e politiche giovanili di Misilmeri –. Bisogna celebrare questo tempo con il massimo rispetto per la famiglia. Ma da lunedì in poi dovremo interrogarci, perché questo femminicidio, l’ennesimo, chiama in causa tutti noi”.

L’assessore ha parlato di un “risveglio delle coscienze” necessario per affrontare una vera e propria strage quotidiana. “Occorre lavorare sulla prevenzione, non solo sulla repressione. Dobbiamo essere capaci di intercettare prima i segnali, perché non ci siano altre Sara, altre Ilaria, altre Giulia”, ha aggiunto.

“La comunità di Misilmeri è sconvolta. Lo sono io, come mamma, amministratrice e donna. Sara è figlia nostra e in questi giorni tutti ci siamo stretti attorno alla sua famiglia”.

Fiaccolata e sit-in

Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale promuoverà iniziative aperte alla cittadinanza, tra cui un sit-in a Portella di Mare, la frazione di Misilmeri in cui viveva la giovane, e una fiaccolata in città. Segni concreti di un dolore collettivo che vuole trasformarsi in impegno per la vita e per la giustizia.