Ragusa

Modica, assolte le maestre accusate di maltrattamenti

Si chiude con una assoluzione e dopo otto anni il processo che aveva visto imputate due maestre della scuola materna De Amicis di Modica accusate di maltrattamenti nei confronti dei loro alunni. Ieri la sentenza del Tribunale di Ragusa

di Chiara Scucces -

Otto anni fa erano state additate come violente, ieri la svolta per le due insegnanti della scuola materna De Amicis di Modica che sono state assolte dalle accuse contestate nel 2015. Il tribunale di Ragusa ha assolto Graziella Spadaro, 65 anni e Giuseppina Nicolosi 51 anni, finite sotto processo per maltrattamenti in concorso – aggravati da abuso di autorità, o violazione di doveri inerenti ad una pubblica funzione – nei confronti di alcuni bambini in una classe di 22 bambini. La Pubblica accusa aveva chiesto per entrambe la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione; il giudice le ha assolte perchè “manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato”.  Il processo era stato controverso fin dall’inizio; il Gip aveva respinto la sospensione cautelare dall’insegnamento delle due donne sostenendo che “non erano emersi dalle indagini elementi tali da far presumere comportamenti violenti, minacciosi o vessatori nei confronti degli alunni né che tali comportamenti avessero avuto una gravità tale da cagionare sofferenze psichiche e fisiche agli alunni”. Erano state cinque le famiglie che riferivano – come hanno ribadito in aula costituendosi parte civile – di malesseri dei loro bambini, di incubi che raccontavano al risveglio e che coinvolgevano le maestre, del rifiuto di andare a scuola. Un dibattimento spigoloso in cui in aula, oltre ai genitori delle presunte vittime, è stato sentito il personale della scuola che invece non avrebbe offerto elementi di conferma di comportamenti scorretti delle due donne e altri genitori che hanno difeso le maestre.  Prima della sentenza, è stata ieri la volta delle difese; per il collegio difensivo, nessun uso sistematico della violenza tale da fare prefigurare e maturare il reato di maltrattamenti – visione opposta, quella delle parti offese -, e la richiesta di assoluzione piena per entrambe perché i fatti non sussistono e in subordine la riqualificazione del reato in abuso dei mezzi di correzione. Il giudice ha assolto entrambe per tutti i fatti contestati, ha riqualificato l’episodio dello schiaffo dato dalla maestra Spadaro sulla bocca al bimbo che ne aveva morso un altro, come abuso dei mezzi di correzione, reato improcedibile perché prescritto.