Notizie
Mons, Lorefice “Città ha bisogno di rigenerazione morale’
Oltre al rito laico che coinvolgerà mezzo milione di cittadini, Chiesa e Istituzioni si interrogano sulla deriva “violenta” del capoluogo siciliano
Palermo si fa bella ancora una volta nel celebrare per la 401ma volta Santa Rosalia, la Santuzza della Città. Nel ricordare la liberazione dalla peste avvenuta per grazia ricevuta dalla Santuzza, lo spettacolo della festa religiosa più antica del Mediterraneo avvolgerà tutta la notte e fino all’alba quasi mezzo milione di persone.
E se il rito laico racconta di festa, spettacoli e cibi tradizionali, tocca all’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice riportare queste giornate del Festino nel loro alveo naturale, quello religioso e spirituale. Da sempre attento alle fragilità, ai drammi ed alle contraddizioni del capoluogo siciliano, Lorefice, nella sua Omelia lancia un appello alla ricerca del bello. Una ricerca che nasce dalla coscienza individuale e dal senso di responsabiltà.
L’Arcivescovo invoca una rigenerazione culturale sociale e morale di Palermo che – citando Papa Benedetto decimo sesto – passa non soltanto dagli strumenti giuridici ma anche da un rinnovamento etico e spirituale.
Quella ricerca della bellezza supplicata da Lorefice è l’eco delle mille criticità di una Palermo che deve fare i conti con i drammi della violenza giovanile e degli assalti agli esercizi commerciali nel centro storico. Una preoccupante escalation di micro criminalità, tale da suggerire al Sindaco di Palermo Roberto Lagalla di prendere carta e penne e chiedere aiuto al Prefetto Massimo Mariani per un intervento da parte dello Stato.
Per una notte si farà festa a Palermo, sperando che Santa Rosalia poggi ancora una volta la sua mano miracolosa sulle pestilenze di questa meravigliosa ed irredimibile città.