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Mons. Lorefice “Quanti innocenti vengono crocifissi”
Riti settimana santa a Palermo. Ieri in cattedrale l'Arcivescovo Lorefice esorta i fedeli alla pace ed alla giustizia sociale. E domenica celebra la Messa di Pasqua al Carcere Ucciardone
“Quanti innocenti e giusti anche oggi vengono crocifissi! L’eucarestia e la lavanda dei piedi sono la nitida spiegazione della «parola della croce», Due segni profetici che gettano luce su quel fatto scandaloso della croce e ne narrano il senso più profondo. In forza di questo estremo gesto d’amore di Cristo, l’eucarestia non sarà mai e non potrà mai essere un mero rito formale.
Con queste parole l’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha celebrato in Cattedrale la messa in Cena domini, il rito dell’Ultima Cena che anticipa la Passione di Cristo.
Da dieci anni alla guida della diocesi di Palermo, l’Arcivescovo ha espresso con gentilezza pari al rigore quello che è il tema centrale del suo episcopato: la giustizia sociale e la difesa dei più deboli.
Palermo, con una cattedrale gremita in ogni ordine di posto, s’è stretta attorno al Suo Arcivescovo che ha esortato i fedeli a compiere un «lavoro sfavillante»
«Fate questo in memoria di me» – ha concluso Lorefice nella sua omelia – ricordando come il cristianesimo, debba essere vissuto come totale e radicale disponibilità verso gli altri.
Il rito della Pasqua è continuato in tutte le chiese palermitane con l’esposizione dei Sepolcri. L’Arcivescovo Lorefice presiederà nella chiesa Cattedrale di Palermo la veglia Pasquale di sabato, mentre domenica si recherà al Carcere Ucciardone per celebrare la Messa Pasquale