Attualità

Monsignor Scarso, il ritorno e la sepoltura in Brasile

La settimana scorsa vi avevamo raccontato dell'ultimo viaggio di Monsignor Giorgio Scarso, frate cappuccino e vescovo missionario modicano, che aveva speso la sua vita in Brasile. A dieci anni dalla sua scomparsa, la sua salma è tornata nella diocesi brasiliana che ha guidato per oltre quarant’anni. Il 28 ottobre si è tenuta la cerimonia di sepoltura nella cattedrale di Sant’Antonio di Padova, alla presenza di tanti fedeli che ancora lo ricordano e dei suoi familiari giunti dalla Sicilia.

di Chiara Scucces -

È tornato per sempre nella sua amata terra di missione, Monsignor Giorgio Scarso, frate cappuccino nato a Modica, missionario in Brasile per oltre quarant’anni, scomparso nel 2015 a pochi mesi dal compimento del suo centesimo anno di vita. A dieci anni dalla morte, la sua salma era stata estumulata dal cimitero di Modica, poi traslata in Brasile, nella cattedrale di Sant’Antonio di Padova a Patos de Minas, diocesi che lui stesso ha guidato per decenni e che oggi lo accoglie di nuovo come padre e pastore. La cerimonia si è svolta il 28 ottobre, nel corso della re-inaugurazione della cripta della cattedrale, che da oggi custodisce i suoi resti mortali. Un momento toccante, segnato da grande partecipazione e commozione: presenti il clero locale, centinaia di fedeli e una delegazione giunta appositamente dalla Sicilia, con i nipoti di Monsignor Scarso, che hanno voluto accompagnarlo nel suo ultimo viaggio.

Un momento di preghiera e di commozione ha accompagnato la chiusura della cripta, nel silenzio raccolto della comunità di Patos de Minas. Un gesto che chiude idealmente un cerchio: dal convento di Modica, dove aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, al Brasile, quella terra lontana che aveva amato come una seconda patria e che ora lo accoglie per sempre. Nel 2001 Monsignor Scarso ricevette il premio “Ragusani nel Mondo”, per il suo straordinario impegno pastorale oltre i confini della Sicilia. Proprio perchè il suo esempio e la sua opera restino impressi anche nella sua terra natale, dai frati cappuccini del convento di Modica, è stato rivolto un appello alla sindaca Maria Monisteri per dedicare una strada della sua città natale a Monsignor Scarso. Oggi, con questo ritorno, la sua vita tra due mondi trova il suo compimento: un ponte di fede e fraternità che continua a unire Modica e il Brasile, nel segno della gratitudine e della memoria.