Attualità

Morte Edoardo Miceli, nominati due tecnici per esame DNA

I resti carbonizzati del giovane all'obitorio del cimitero di Scicli

di Leuccio Emmolo -

Nessuna data certa, al momento, sulla restituzione ai familiari della salma di Edoardo Miceli. Le tempistiche dipendono dalla prova del Dna sui resti carbonizzati del 26enne sciclitano morto carbonizzato all’interno della sua Peugeot, in seguito a uno scontro con una Fiat 500, condotta da una 23enne, anche lei di Scicli, lungo la circonvallazione di Donnalucata, in contrada ‘Timperosse avvenuto sabato pomeriggio.  L’autorità giudiziaria ha nominato, intanto, due persone per l’esame DNA.

I resti del 26enne si trovano all’obitorio del  cimitero di Scicli.  La comunità si è stretta attorno alla famiglia di Edoardo Miceli, colpita pesantemente dalla tragedia. La città è  ancora sgomenta, affranta dal dolore per l’atroce morte di un suo concittadino. La Famiglia Miceli, attraverso il suo legale, ha chiesto rispetto per il dolore. La famiglia è profondamente molto provata per la diffusione sui social dei video che ritraggono l’auto avvolta dalle fiamme: in quel momento una vita umana veniva spezzata.  Anche il sindaco Mario Marino ha stigmatizzato la diffusione dei video  sulla rete. “Non c’è alcuna giustificazione alla condivisione di immagini di tale crudeltà e mancanza di rispetto”  aveva commentato il primo cittadino, lo stesso ha chiesto a tutti “senso di responsabilità, rispetto e umanità”.