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Mussolini indegno, il Comune di Capaci revoca la cittadinanza al Duce
Secondo il sindaco, l'onorificenza concessa a Mussolini era incompatibile
Il consiglio comunale di Capaci, in provincia di Palermo, ha revocato all’unanimità la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini il 23 maggio 1924. La motivazione della revoca, riportata nella delibera, sottolinea le gravi responsabilità di Mussolini e del regime fascista: soppressione delle libertà sociali, civili e politiche, deportazioni nei campi di concentramento e di sterminio, politiche espansioniste e colonialiste, e la persecuzione e l’uccisione di oppositori, tra cui il deputato socialista e antifascista Giacomo Matteotti, del cui assassinio ricorreva il centenario proprio il 10 giugno scorso.
Il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria a Carlo Feltrinelli
Nella stessa seduta, il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria all’imprenditore, editore e scrittore Carlo Feltrinelli. Il riconoscimento è stato assegnato in segno di apprezzamento per l’apertura del 120° workshop italiano del gruppo editoriale Feltrinelli presso il Museo Stazione 23 maggio a Capaci. Questo gesto è stato visto come un’importante considerazione verso la comunità locale, conferendo prestigio e onore al territorio.
Il compiacimento del sindaco
Il sindaco di Capaci, Pietro Puccio, ha espresso il suo compiacimento per entrambi i provvedimenti. Ha sottolineato come la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini rappresenti un atto di adesione ai principi della Costituzione repubblicana e antifascista, che promuove valori quali la libertà di espressione, la giustizia, la pace e la convivenza civile. Secondo il sindaco, l’onorificenza concessa a Mussolini era incompatibile con questi principi e la sua revoca era necessaria per riaffermare l’impegno della comunità verso tali valori fondamentali.