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Nasce il comitato “Acqua Bene Comune”
Il comitato civico spontaneo è risposta alla Iblea Acque che gestirà per i prossimi trent'anni il sistema idrico integrato in provincia di Ragusa
La Iblea Acque, società di diritto privato ma interamente partecipata dai Comuni iblei, dovrà gestire per i prossimi trenta anni il Servizio Idrico Integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) dell’Ambito Territoriale di Ragusa. È nata con le migliori intenzioni e con l’obiettivo di gestire in maniera ottimale le risorse idriche del nostro territorio. Ma sono sorte le prime perplessità e da qui l’esigenza di far nascere in provincia un comitato civico spontaneo, “Acqua Bene Comune”.
Il “Comitato”, dopo diversi incontri all’unanimità ha deciso di chiedere un incontro formale all’ Amministratore Unico di Iblea Acque e a tutti i Sindaci iblei, in qualità di soci della stessa, per avviare un confronto sulle problematiche riscontrate, in questi mesi, nella gestione del servizio idrico su tutto il territorio provinciale e per avere chiarimenti su alcuni aspetti dubbi messi in evidenza dal segretario cittadino del PD di Modica, Salvatore Poidomani che ha aderito al comitato, a cominciare dalla nomina dell’amministratore unico, alla procedura per l’assunzione di personale a tempo pieno e la nomina della relativa commissione, alle modalità di selezione dei dipendenti che transiteranno in questa società.
Sotto il profilo formale le procedure appaiono regolari, ma in tanti lamentano che occorrevano una maggiore trasparenza e pubblicità. Soprattutto i cittadini chiedono di sapere se l’Acqua continuerà a essere pubblica; se saranno fatti investimenti per ammodernare le infrastrutture e soprattutto la rete idrica e gli impianti di depurazione; se sono state attivate le procedure per evitare sprechi nella gestione e nei costi per il personale; se le tariffe saranno contenute e adeguate. Il Comitato ha promotori e fondatori a Vittoria, Ragusa, Modica, Comiso e Santa Croce Camerina.