Attualità
Nasce il Polo veterinario didattico di Unipa
Un ospedale didattico che sosterrà anche il nuovo corso di Laurea in Veterinaria
Un polo ospedaliero didattico a supporto del nuovo corso di laurea in Veterinaria. L’Università di Palermo, con il supporto della Regione siciliana, intensifica lo spettro dei servizi per i suoi studenti: una nuova clinica verrà costituita entro il 2028 acquisendo un ruolo ancora più centrale nell’area mediterranea. La struttura, di 2500 metri quadrati, verrà edificata via Marini: i piani inferiori ospiteranno la clinica, quelli superiori le lezioni universitarie.
“Palermo finora non aveva una laurea in Veterinaria – dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani – c’era solo a Messina e ha lavorato molto bene: la nostra cultura geografica ci racconta una regione che vive di zootecnia, oltre che di agricoltura, ed era fondamentale consentire ai nostri giovani di non andare solo a Messina con tutti i disagi che ne conseguono”.
E’ già attiva la facoltà di Veterinaria, istituita sul territorio palermitano a partire da quest’anno accademico. Si tratta di uno step fondamentale per gli studenti, poiché in precedenza, l’unica facoltà di Veterinaria in Sicilia si trovava a Messina. Il corso di laurea ha una durata di cinque anni e attualmente può ospitare fino a cinquanta studenti.
“Si tratta di un evento importante per Palermo e per tutta la Sicilia perché abbiamo un corso di laurea in Veterinaria collegato con la costruzione di un ospedale pubblico che sarà costruito entro 3 anni. L’evento ha una portata storica perché non soltanto un problema di dare ulteriore speranza ai nostri ragazzi di poter studiare da “casa”, sottolinea il rettore Massimo Midiri.
Il progetto prevede che la clinica veterinaria universitaria venga completata entro tre anni, diventando un vero punto di riferimento per la cura degli animali e per la formazione dei futuri professionisti del settore.
“La Regione ha garantito un finanziamento di 5 milioni di euro – spiega l’assessore all’Istruzione, Mimmo Turano – grazie a un bando pubblico al quale l’Ateneo ha partecipato. Sarà una struttura strategica non solo per il mondo della veterinaria, ma per tutto il Sud Italia, un centro aperto a chiunque ne avrà bisogno”.