Attualità

Negozi di vicinato, la sfida digitale per non scomparire

Allarme desertificazione commerciale a Ragusa: Confcommercio punta sull'integrazione tra fisico e digitale come ricetta per salvare i negozi di prossimità dalla crisi e rivitalizzare le città

di Pinella Rendo -

La saracinesca abbassata di un altro negozio nel cuore della città non è solo un’attività che cessa, ma un pezzo di comunità che si sgretola. La Confcommercio provinciale di Ragusa lancia un grido d’allarme di fronte alla crescente difficoltà che i negozi tradizionali si trovano ad affrontare, un’emorragia di attività al dettaglio che rischia di desertificare il tessuto urbano.

Il presidente provinciale Gianluca Manenti, riprendendo le riflessioni del presidente nazionale Carlo Sangalli, indica una strada precisa per cercare di invertire questa tendenza: l’integrazione tra il mondo fisico e le opportunità offerte dal digitale.

La sfida è ardua, in un contesto economico complesso e con la concorrenza sempre più agguerrita dell’e-commerce. Tuttavia, Manenti sottolinea come i piccoli esercizi commerciali possiedano delle carte vincenti che il commercio online non può replicare.  Il quadro dipinto da Confcommercio è preoccupante: decine di negozi al dettaglio sono già scomparsi nella provincia di Ragusa e, se questa tendenza dovesse proseguire di pari passo con la riduzione degli sportelli bancari, il rischio di un declino inesorabile delle città si farebbe sempre più concreto.

“Questo fenomeno va contrastato con urgenza,” ribadisce Manenti. “Abbiamo elaborato una progettualità dettagliata e siamo pronti a discuterla con le diverse amministrazioni comunali, ribadendo con forza la funzione sociale che i negozi svolgono: sono un elemento di vivibilità urbana, un presidio contro il degrado e un fattore di attrattività turistica.”