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Nizza. Arsenico nell’acqua si studiano le soluzioni

Si cercano soluzioni per risolvere il problema della non potabilità dell’acqua a Nizza di Sicilia, in provincia di Messina. L’amministrazione comunale ha illustrato le misure che intende adottare nel corso di una seduta straordinaria del consiglio comunale. Individuato un pozzo che porterà 10 litri al secondo rifornendo la popolazione

di tcf -

Il 3 dicembre 2024, il Consiglio comunale di Nizza di Sicilia si è riunito in seduta straordinaria e aperta per affrontare la problematica della non potabilità dell’acqua, causata da livelli di arsenico superiori ai limiti di legge.

La contaminazione, legata a fattori geologici naturali del territorio, rappresenta un tema di forte preoccupazione per la comunità. All’incontro hanno partecipato cittadini, esperti dell’Asp di Messina, dell’Università di Messina e del Cnr, oltre all’amministrazione comunale. “Questa seduta rappresenta un esempio di partecipazione democratica” – ha dichiarato Gaetano Scarcella, presidente del Consiglio comunale – “Abbiamo dato voce ai cittadini e coinvolto esperti di alto profilo per offrire risposte chiare e concrete”.

Il sindaco di Nizza di Sicilia, Natale Briguglio, ha illustrato le soluzioni pianificate per affrontare l’emergenza arsenico, suddivise in due fasi operative. “Abbiamo individuato un pozzo con livelli di arsenico conformi alla normativa” – ha spiegato Briguglio – “Con interventi rapidi, come la sostituzione della pompa e l’allaccio alla rete idrica, garantiremo una portata di 10 litri al secondo, sufficiente per i mesi invernali. Questo permetterà di fornire acqua sicura a tutta la popolazione”.

Ma la vera sfida è la realizzazione di un impianto per la riduzione dell’arsenico. Costerà 400 mila euro. L’amministrazione comunale di Nizza ha già avviato contatti con la Regione per ottenere i fondi necessari e parallelamente è in contatto con aziende specializzate per progettare una soluzione tecnologica definitiva”.

Gli esperti intervenuti durante la seduta hanno chiarito che la presenza di arsenico nelle acque della Valle del Nisi è legata a fattori geologici naturali. “Questo territorio è caratterizzato da una composizione del suolo ricca di arsenico” – ha spiegato il professor Giovanni Randazzo dell’Università di Messina – “I vostri avi hanno sempre bevuto acqua con una leggera presenza di arsenico.

Questo non significa che non dobbiamo rispettare i limiti di legge, ma il fenomeno non è una novità”. Il dottor Francesco Mirabella, ricercatore del Cnr, ha sottolineato: “I livelli riscontrati nei pozzi non sono eccezionali per la zona. È fondamentale mantenere un monitoraggio costante e adottare soluzioni tecnologiche per garantire sicurezza e conformità”. Durante l’incontro, gli esperti hanno illustrato tecnologie innovative che possono essere implementate a Nizza di Sicilia. In particolare, il Cnr ha proposto l’uso di membrane filtranti selettive per ridurre la concentrazione di arsenico nell’acqua potabile.

Anche il dottor Salvatore Lombardo dell’Asp di Messina ha rassicurato la popolazione: “L’arsenico è sempre stato presente in questa zona, ma i valori riscontrati sono di poco superiori al limite consentito. La situazione è sotto controllo e le azioni pianificate mirano a garantire la sicurezza idrica in tempi brevi”.