Attualità

‘No Ponte’, manifestanti contestano Salvini

Tensione in spiaggia, striscioni contro l’opera e un bacio provocatorio del ministro che infiamma gli animi.

di tcf -

Mentre il vicepremier Matteo Salvini parlava del futuro Ponte sullo Stretto, a pochi metri da lui un gruppo di manifestanti gridava il proprio “no” a un progetto considerato simbolo di spreco e abbandono del Sud. A Torre Faro, è andato in scena uno scontro simbolico tra due visioni opposte di sviluppo,  da un lato il governo che spinge sull’opera, dall’altro chi è pronto a occupare i cantieri, “anche a costo della galera”, pur di difendere il territorio.

All’uscita dalla conferenza, Salvini ha lanciato un bacio verso i manifestanti. Un gesto che ha acceso gli animi: “Una provocazione gratuita”, hanno detto i presenti. Il clima si è fatto più teso, anche se non si sono registrati scontri. La rabbia, però, è esplosa nei cori e nei cartelli esposti: “Non è sviluppo, è devastazione”. In prima fila nella protesta, l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti, da anni volto noto del Movimento No Ponte. Le sue parole sono state chiare e dirette: “Se mai dovessero aprire un cantiere, noi faremo disobbedienza civile.

Siamo pronti a occupare. Non ci interessa la galera. Difendere questo luogo è sacro, è una responsabilità morale.” Il messaggio degli attivisti è netto. Il Ponte è visto come un progetto calato dall’alto, senza ascolto né visione reale delle priorità del Sud. “Perché quando si tratta di ospedali, scuole o trasporti i soldi non ci sono mai?” ha domandato l’ex sindaco. “Vogliamo i diritti che hanno gli altri italiani, non cattedrali nel deserto.” Il Movimento No Ponte non intende fare marcia indietro. Anzi, promette nuove mobilitazioni, presidi e forme di disobbedienza civile.