Catania
Non aveva i requisiti, Corte dei conti condanna insegnante
La sentenza è di primo grado e può essere appellata
La sentenza della Corte dei Conti della Sicilia riguarda il caso dell’insegnante Giuseppina Leanza, condannata a risarcire il Ministero dell’Istruzione con 56 mila euro per aver attestato falsamente il possesso di titoli di studio necessari per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Leanza aveva dichiarato di possedere lauree in Lettere e Filosofia, con voto di 100 su 110, e in Filosofia e Storia, con voto di 94 su 110, necessari per le classi di concorso a cui era stata assegnata. Tuttavia, secondo la sentenza, non era in possesso di tali titoli, e la sua assunzione a tempo determinato per gli anni 2021, 2022 e 2023 si è basata su informazioni false.
Illecito erariale
La Procura contabile ha contestato un illecito erariale di 56 mila euro per la falsa attestazione dei titoli, sostenendo che l’insegnante ha svolto incarichi senza il necessario titolo di accesso, provocando un danno erariale pari alle retribuzioni erogate. La difesa ha sostenuto che l’errore era da attribuire al Caf che ha compilato la dichiarazione telematica, e che comunque l’insegnante possiede titoli equipollenti rispetto a quelli richiesti.
La sentenza è di primo grado e può essere appellata