Palermo
Nubifragio su Palermo, il comune condannato a risarcire la famiglia
Tra le persone coinvolte c'era una famiglia composta da un uomo, sua moglie (invalida civile) e il loro figlio, che stavano viaggiando in direzione Catania
L’amministrazione comunale di Palermo è stata condannata al pagamento di oltre ventimila euro, più le spese legali, per risarcire i disagi subiti da una famiglia coinvolta in un grave episodio avvenuto il 15 luglio 2020, quando un violento temporale estivo colpì la città. In quella circostanza, l’allagamento dei sottopassi di viale Regione Siciliana, in particolare nelle intersezioni con via Leonardo da Vinci, viale Michelangelo e viale Lazio, creò una situazione di panico tra gli automobilisti.
La famiglia intrappolata nell’auto allagata
Tra le persone coinvolte c’era una famiglia composta da un uomo, sua moglie (invalida civile) e il loro figlio, che stavano viaggiando in direzione Catania. A causa di una lunga fila di auto dopo lo svincolo di viale Lazio, l’auto fu costretta a fermarsi nei pressi del sottopasso. Poco dopo, un’enorme quantità di pioggia sommerse l’auto, riempiendo l’abitacolo d’acqua fino alle ginocchia dei passeggeri. I tre, intrappolati nella vettura, tentarono inutilmente di contattare i numeri di emergenza (115, 112, 113).
Il salvataggio drammatico della donna invalida
I due uomini riuscirono a uscire dall’auto, mentre la donna, in preda al panico, fu incapace di muoversi e venne salvata solo dopo essere stata trascinata fuori a forza dall’abitacolo. La donna fu costretta a nuotare attraverso fango, detriti e rifiuti trascinati dall’acqua, prima di raggiungere un guardrail e mettersi in salvo, grazie all’aiuto dei familiari e di altri automobilisti che si trovavano nella stessa situazione di pericolo.
La causa contro il Comune e la sentenza del tribunale
In seguito all’incidente, la famiglia si rivolse allo studio legale Palmigiano e associati, che avviò una causa contro il Comune di Palermo. Il tribunale ha condannato l’amministrazione al pagamento di un risarcimento per i danni subiti, riconoscendo la responsabilità del Comune per la mancata prevenzione e gestione dell’emergenza.