Attualità
Nuova rete ospedaliera, troppi tagli
Il prossimo 23 luglio la proposta sarà esaminata dalla Commissione Sanità dell'ARS
Hanno avuto modo di palesare le criticità del piano di aggiornamento del sistema ospedaliero i sindaci presenti all’incontro con l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni. A Palazzo dei Leoni erano presenti in sala o collegati da remoto 67 sindaci che insieme al sindaco metropolitano di Messina, Federico Basile hanno provato ad approfondire la proposta della nuova rete sanitaria provinciale. L’assessore Faraoni ha illustrato le direttive del piano di riorganizzazione, concepito in conformità con le disposizioni del decreto Balduzzi. “L’intervento mira a uniformare le strutture territoriali e renderle coerenti con la nuova distribuzione demografica della Sicilia, che negli ultimi dieci anni ha registrato una riduzione del 10% della popolazione- ha spiegato il rappresentante della giunta regionale-. L’intento è quello di realizzare un sistema sanitario più armonizzato tra presidi ospedalieri, servizi locali e strutture intermedie”. Tra i principali punti affrontati nel corso degli interventi dei sindaci, in riferimento alla contrazione di 75 unità previste per la provincia di Messina, particolare attenzione è stata dedicata al reparto di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, considerato un fiore all’occhiello dell’assistenza sanitaria del Sud Italia. Ne è stata richiesta la conferma nella sede attuale, anche se, a livello amministrativo, potrebbe essere ricondotto all’ospedale Papardo di Messina. Dal comprensorio tirrenico, sollevate preoccupazione legate alla chiusura del pronto soccorso del presidio di Barcellona Pozzo di Gotto che ha sovraccaricato l’ospedale “Fogliani” di Milazzo, già fortemente sollecitato dal numero di accessi. I sindaci hanno richiesto non soltanto il mantenimento, ma anche il rafforzamento delle aree di emergenza, includendo l’attivazione della Stroke Unit all’interno della rete ospedaliera.
Ulteriori sono state sollevate dalle realtà di Patti, Sant’Agata di Militello, Lipari e Mistretta, dove i tagli previsti potrebbero compromettere ulteriormente la qualità dell’assistenza, già minata da ostacoli strutturali e dalla carenza di personale sanitario.
“Prendo nota delle segnalazioni pervenute nel corso del confronto odierno – ha affermato l’assessora Faraoni – ma ci tengo a ribadire che si tratta di una riorganizzazione strategica finalizzata a rendere l’assistenza sanitaria più efficiente”.
Il prossimo 23 luglio la proposta sarà esaminata dalla Commissione Sanità dell’ARS, dove potrà subire integrazioni prima dell’approvazione ufficiale, e successivamente sarà inoltrata al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.