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Ocean Viking, Procura di Siracusa apre un’inchiesta
La Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta su quanto accaduto alla Ocean Viking della ong Sos Mediterranee in acque internazionali. La nave, con 87 migranti a bordo, sarebbe stata centrata da colpi di arma da fuoco esplosi dalla guardia costiera libica. La procuratrice Sabrina Gambino ha fatto avviare accertamenti dalla polizia scientifica che ha eseguito i primi rilievi sulla nave e poi saranno raccolte le testimonianze. La nave è attraccata ad Augusta lunedì scorso.
Sui colpi sparati contro la nave Ocean Viking della ong Sos Mediterranee, mentre stava soccorrendo un gruppo di migrante un mare, ha aperto un’inchiesta la Procura di Siracusa e acceso un faro anche la Commissione europea: “abbiamo contattato le autorità libiche per chiarire i fatti, è loro compito dire cosa è accaduto”, ha annunciato una portavoce, precisando che si stanno “stabilendo i fatti” e non si è ” ancora alla fase delle possibili conseguenze”. I componenti della nave, sbarcata lunedì ad Augusta con 87 migranti, hanno accusato la guardia costiera libica di avere esploso colpi di arma da fuoco contro di loro per venti minuti. La procuratrice Sabrina Gambino ha fatto avviare accertamenti dalla polizia scientifica che ha eseguito i primi rilievi sulla nave e poi saranno raccolte le testimonianze. Migranti ed equipaggio sono in quarantena. “Individueremo il posto in cui è avvenuto e poi prenderemo le determinazioni necessarie. Dobbiamo ricostruire cosa è accaduto” ha detto la procuratrice Gambino all’ANSA. “Abbiamo contattato le autorità libiche per chiarire i fatti, è loro compito dire cosa è accaduto”, ha invece detto un portavoce della Commissione Europea. La Ocean Viking, in base al racconto dell’equipaggio, viene presa di mira dalla Guardia Costiera Libica in acque internazionali. La nave stava portando in salvo 87 persone, tra cui diversi minori. “Venti minuti consecutivi di spari contro di noi”, è la denuncia. “Sebbene nessuno sia rimasto ferito fisicamente, tutti a bordo hanno temuto per la propria vita” dice la Ong. “La nostra nave – dice ancora l’organizzazione- era stata autorizzata dal centro di coordinamento italiano a interrompere la rotta verso il porto di sbarco assegnato e a cercare un’altra imbarcazione in difficoltà nelle acque internazionali. Mentre i nostri team erano impegnati nella ricerca del caso di soccorso, la Ocean Viking è stata avvicinata dalla motovedetta libica, che ha illegalmente chiesto di lasciare la zona e dirigersi verso Nord. L’informazione ci è stata fornita prima in inglese e poi in arabo. Il nostro mediatore culturale – proseguono nel racconto – ha informato dal ponte che la Ocean Viking stava lasciando la zona. Tuttavia, senza alcun preavviso o ultimatum due uomini a bordo della motovedetta hanno aperto il fuoco sulla nostra nave, iniziando un assalto durato almeno 20 minuti ininterrotti, direttamente contro di noi”.
Tutto questo a ridosso del fermo amministrativo della Meditarranea Saving Humans ferma a Trapani dopo il provvedimento del Viminale, accusata di aver disobbedito alle disposizione del Ministero, sbarcando in Sicilia invece che a Genova. Oggi una delegazione del Pd è a bordo della nave della ong a Trapani; intanto proseguono gli sbarchi di migranti in Sicilia dove ci sono stati oltre 750 arrivi: 634 a Lampedusa e 117, compreso un neonato, sulle coste del Siracusano.