Palermo
Ok alla manovra quater ma maggioranza divisa
Schifani convoca un altro vertice del centrodestra
La manovra finanziaria quater della Regione siciliana è stata approvata ieri sera ma risente delle tensioni interne alla maggioranza. Circa un terzo degli investimenti proposti dal governo Schifani è saltato e negli scranni del centrodestra possiamo disegnare una linea immaginaria di divisione: da un lato Forza Italia con la Dc e la Lega a sostenere Palazzo d’Orleans, dall’altra parte gran parte dei deputati di Fratelli d’Italia, autonomisti e Sud chiama Nord di Cateno De Luca che invece hanno contribuito a bocciare, a macchia di leopardo, alcuni emendamenti. Per la precisione gli articoli bocciati sono 17 tra cui i contributi per l’editoria, i laghetti aziendali, i contributi agli aeroporti di Trapani Birgi e di Comiso, i soldi per i Conservatori, il finanziamento dell’ormai arcinoto film su Biagio Conte fortemente sostenuto dal presidente della Regione in persona. Si è poi creata una sorta di “maggioranza trasversale” che (come scrive oggi blogsicilia) ha consentito di approvare alcuni articoli graditi tanto a Fratelli d’Italia e agli autonomisti quanto ai parlamentari di opposizione di PD e Movimento 5 Stelle. In particolare c’è stato il via libera ai fondi per la stabilizzazione dei lavoratori dei consorzi di bonifica, per l’AST, per l’agricoltura e per l’archeologia. A questo punto l’ennesimo confronto nel centrodestra è necessario, ben lo sa il governatore che per lunedì prossimo ha convocato un nuovo vertice di maggioranza. Sullo sfondo, è stato già detto, ci sono soprattutto le nomine nella Sanità che hanno fatto sbuffare i vertici del partito della Meloni fino a far saltare, ieri sera, un terzo della cosiddetta “manovrina di fine estate”. L’idea di fondo sarebbe quella di recuperare gli articoli bruciati nella Finanziaria strutturale per il 2026 che si dovrà approvare a fine anno.