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Omaggio al Generale dei ‘100 giorni’

Stamattina, alle 9.30, nel luogo dell'eccidio, è stata deposta una corona d'alloro per ricordare Dalla Chiesa, la moglie e l'agente Russo

di Redazione -

Quarantatré anni dopo la strage di via Isidoro Carini, Palermo torna a rendere omaggio a Carlo Alberto Dalla Chiesa, il generale dei Carabinieri inviato nel 1982 nel capoluogo siciliano per guidare la lotta a Cosa nostra, dopo gli importanti risultati ottenuti contro il terrorismo. Il 3 settembre 1982, un commando mafioso uccise il prefetto insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro, 32 anni, e all’agente di scorta Domenico Russo, anch’egli trentaduenne. La giovane coppia viaggiava a bordo di un’A112 quando fu crivellata dai colpi d’arma da fuoco.

Una strage che avvenne in un clima di isolamento istituzionale: Dalla Chiesa aveva più volte chiesto poteri speciali per fronteggiare la mafia, ma le richieste rimasero inascoltate. I funerali furono segnati dalle parole forti del cardinale Salvatore Pappalardo. I mandanti e alcuni esecutori materiali della strage sono stati condannati all’ergastolo. Tra i vertici della cupola mafiosa riconosciuti colpevoli ci sono Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco e Pippo Calò, oltre ai killer Raffaele Ganci, Giuseppe Lucchese, Vincenzo Galatolo e Nino Madonia.

Stamattina, alle 9.30, nel luogo dell’eccidio, è stata deposta una corona d’alloro per ricordare Dalla Chiesa, la moglie e l’agente Russo.