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Omicidio Celesia, due fratelli interrogati in Questura

La vittima, originaria del Cep, sarebbe stata uccisa con due colpi di pistola, di cui uno al torace con foro d'uscita sul dorso che si è rivelato fatale

di Sergio Randazzo -

Due fratelli di 22 e 17 anni si trovano negli uffici della squadra mobile per essere interrogati nell’ambito dell’indagine sull’omicidio di Rosolino Celesia, il ragazzo ucciso a Palermo in discoteca la scorsa notte con due colpi di pistola, uno al collo, l’altro al torace. I due ragazzi sono stati raggiunti dai loro legali. L’aggressione è avvenuta nei bagni del locale, ma la vittima è morta all’arrivo in ospedale. I due fratelli sono stati prelevati da carabinieri e polizia nella loro abitazione in via dei Cantieri e accompagnati negli uffici della Mobile. La vittima, originaria del Cep, sarebbe stata uccisa con due colpi di pistola, di cui uno al torace con foro d’uscita sul dorso che si è rivelato fatale. Intanto gli agenti di polizia hanno apposto i sigilli alla discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi, a Palermo, dove l’omicidio del 22enne Rosolino Celesia sarebbe avvenuto nei bagni del locale. I residenti raccontano di continue liti all’esterno della discoteca e di numerosi esposti presentati contro le urla e gli schiamazzi che si ripetevano ogni sera. Dopo l’omicidio si è riunito in Prefettura, in via straordinaria, il Comitato ordine e sicurezza, presieduto dal Prefetto Massimo Mariani. Presenti, oltre al prefetto Mariani, il questore Maurizio Vito Calvino, il Comandante provinciale dei Carabinieri, generale Luciano Magrini, il Comandante Gdf Palermo, generale Domenico Napolitano, il neo comandante della Polizia municipale Angelo Coluccello, il sindaco Roberto Lagalla, l’assessore comunale Maurizio Carta e una rappresentanza di imprenditori.