Messina
Operazione antidroga in un quartiere di periferia 24 arresti
Il quartier generale era un quartiere di periferia di Messina
Dall’alba di oggi, oltre 100 agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un’operazione coordinata di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Messina, e riguarda 24 persone indagate per gravi reati legati alla gestione del traffico e alla vendita di cocaina, crack e marijuana. Gli arrestati sono accusati di far parte di una rete criminale strutturata in grado di gestire lo spaccio su larga scala, mettendo a rischio la sicurezza e la tranquillità della comunità locale.
L’inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile, ha permesso di far luce sulle attività di tre distinte organizzazioni criminali, ciascuna con ruoli e gerarchie ben definite, operanti nel quartiere di Santa Lucia sopra Contesse. Questo quartiere, già noto per alcune situazioni di disagio sociale, è diventato il fulcro delle attività illecite di queste bande, che avevano trovato un punto strategico per il controllo del territorio. Gli indagati sfruttavano un manufatto abusivo per la gestione e la preparazione della droga destinata allo spaccio: qui il personale aveva allestito un sofisticato sistema di videosorveglianza che permetteva loro di monitorare i movimenti delle forze dell’ordine e di chiunque potesse rappresentare un pericolo per l’attività. La scelta di Santa Lucia sopra Contesse, un quartiere lontano dalle zone più sorvegliate della città, ha permesso ai gruppi di operare con discreta autonomia, minimizzando il rischio di essere scoperti. La polizia è però riuscita a raccogliere prove cruciali grazie all’impiego di tecnologie di monitoraggio avanzate, sorveglianze e intercettazioni ambientali che hanno messo in evidenza i traffici e le connessioni tra i vari membri.