Ragusa

Palazzine IACP a rischio crollo a Pozzallo, riunione in Prefettura

Alcuni alloggi dello IACP di Pozzallo sono a rischio crollo; diverse sono le palazzine fatiscenti e ieri il sindaco ha ricevuto dal Prefetto l'invito ad emanare un'ordinanza urgente di sgombero. Stamattina si è tenuto un vertice.

di Chiara Scucces -

Le palazzine dei lotti 12-13-14 dello IACP di Pozzallo potrebbero crollare da un momento all’altro e devono essere subito sgomberate. Ieri il prefetti di Ragusa ha invitato il sindaco Roberto Ammatuna ad emanare un’ordinanza urgente di sgombero e stamattina ha convocato una riunione in Prefettura invitando la deputazione regionale e nazionale iblea affinchè si trovi una soluzione immediata per le famiglie che saranno costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Già da tempo sugli alloggi  di piazzale Italia dello IACP ma dati al Comune erano stati lanciati allarmi sulla questione di sicurezza e vivibilità delle palazzine; i nodi della questione sono venuti al pettine dopo la seduta della quarta commissione all’ARS  che ha affrontato quella che ormai è diventata un’urgenza. I successivi sopralluoghi non hanno fatto altro che confermare il rischio crolli delle unità abitative. Da qui l’ordinanza di sgombero entro dieci giorni a partire da ieri; le famiglie che da un giorno all’altro si trovano senza casa, potranno autonomamente individuare una sistemazione alloggiativa alternativa con l’addebito dell’affitto a carico della Regione. In caso di difficoltà, il Sindaco dovrà

provvedere alla requisizione di idonee strutture turistico-ricettive, il cui affitto sarà sempre a carico del competente Assessorato Regionale.

La situazione non è semplice; il sindaco ha chiesto, intanto, al Presidente del Consiglio Comunale di convocare in adunanza urgente la Civica Assise. Roberto Ammatuna sostiene che dal 2019, dall’ultima comunicazione dello IACP in merito alla sicurezza e stabilità delle palazzine di Piazzale Italia e dalla quale non si evincevano dati tecnici rilevanti, non ha ricevuto nessuna notizia su rischi e pericoli. In ogni caso, adesso, l’urgenza è trovare delle soluzioni