Catania

“Palpeggiamenti senza pressione”, appello dei pm

Dopo l'assoluzione in primo grado

di Emiliano Di Rosa -

E’ una vicenda che ha tenuto banco anche nelle cronache nazionali e che ancora non ha una conclusione perché la Procura di Catania ha impugnato in appello la sentenza di assoluzione del professore universitario che era imputato di violenze sessuali e molestie verbali avvenute tra il 2010 e il 2014 all’ospedale Vittorio Emanuele-Ferrarotto nei confronti di otto studentesse. Il docente è stato assolto in primo grado dalle accuse in parte per prescrizione e anche perché, così motivarono i giudici, “è vero che ha appoggiato i palmi al seno però non c’è stata una pressione particolare delle mani”. Ora nel ricorso, firmato dal procuratore aggiunto Ardita e dal sostituto Camerano, si sottolineano soprattutto due cose. La prima riguarda quello che viene definito “l’inaccettabile decorso del tempo” del processo; la seconda è “l’insanabile vizio logico di contraddizione interna della motivazione” perché da una parte, secondo i pm, viene riconosciuto “un comportamento predatorio e ossessivo del docente nei confronti delle studentesse” ma poi “si perviene alla illogica conclusione della carenza di prova del dolo”. Vedremo dunque cosa decideranno i giudici in appello …