Notizie

Paolo Mieli a Scenari, ancora un successo per il Festival

Continua il festival letterario Scenari 2024, a Modica. Dopo l'inaugurazione, lunedì', della rassegna con Alessandro Baricco, ieri è cominciato il formato vero e proprio dell'evento che si snoderà ogni fine settimana per tutto il mese di luglio. Ospite, ai piedi di una affollatissima scalinata del Duomo di San Pietro, il giornalista Paolo Mieli.

di Chiara Scucces -

Un’ora intensa e densa, quella trascorsa ieri sera ascoltando il giornalista Paolo Mieli ospite del primo fine settimana di Scenari, la rassegna letteraria di Modica organizzata da Mondadori Bookstore e dalla Fondazione Teatro Garibaldi. La scalinata del Duomo di San Pietro colma di spettatori per l’editorialista di Radio 24, già direttore de La Stampa e del Corriere della Sera, giornalista e storico assieme per formazione e da sempre, anche nel suo ultimo libro, “Il secolo autoritario”, di cui però ieri Mieli ha voluto parlare marginalmente. Intervistato dal collega Enzo Scarso, Mieli ha parlato di comunicazione, di potere, di solitudine di chi sta al potere, delle presidenziali americane, ha accennato al concetto di totalitarismo oggi: “Scrivendo questo libro, ha detto, mi sono reso conto che questo secolo corre molti più rischi di quello che ci siamo messi alle spalle. Adesso, rispetto al passato, c’è un vento gelido, quello della solitudine. Non c’è più quel senso di solidarietà, di comunità, di fratellanza che nel XX secolo ha portato i popoli a rispondere con forza e convintamente ai totalitarismi; questo non accade più: non ci sono più momenti aggregativi (se non come quelli di stasera) che hanno portato alle grandi rivoluzioni. I popoli si stanno allontanando, prima a causa della televisione e adesso a causa dei social; ma la coscienza collettiva si fa confrontandosi con il paese vero, tutto ciò che è fatto da essere umani che non si toccano, tutto ciò che fa stare soli è morto e conduce alla morte”. E poi un passaggio sul sottotitolo del libro “perchè i buoni non vincono mai”: Mieli sostiene che intanto una vera lettura della storia si fa cercando di vedere le ragioni dei vinti, i torti dei vincitori, pensando che le buone intenzioni ci sono sempre, poi logorate dal potere perchè la falsità e gli opportunismi di chi circonda i potenti, rende cattivi chi comanda.

Paolo Mieli è stato un grande affabulatore, tono pacato ma incisivo, parole precise e misurate, pensiero diretto e limpido; ha amato il colpo d’occhio della scalinata affollata, ha amato il caloroso pubblico modicano, ha invitato il pubblico a salire sul palco di Scenari per apprezzare il suo punto di vista e non si è sottratto al selfie collettivo con cui Enzo Scarso ha salutato la serata. (METTERE IL VIDEO INVIATA SU WHATSAPP IN CUI ENZO FA IL SELFIE E LA FOTO RISULTATO FINALE). Il prossimo anno, ha detto, vorrà essere il primo ospite in assoluto di Scenari; il festival continua questa sera con Valentina Romani, attrice di Mare fuori, al suo debutto letterario con Guarda che è vero. L’appuntamento è alle 21.00 nell’atrio di Palazzo San Domenica; domani sera, sempre alle 21.00 ma all’ex convento del Carmine, c’è Giovanni Grasso con L’amore non lo vede nessuno.