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Parte il primo dissalatore, tre milioni per Gela

A Porto Empedocle è entrato in funzione il primo dei tre dissalatori mobili dell’Isola. L’attenzione ora si sposta su Gela, dove si attende lo start del secondo impianto. Dall’Ars intanto arrivano nuovi fondi nella manovra finanziaria per la gestione dell’impianto gelese e per i lavori di adeguamento degli invasi.

di finmedia -

È operativo da poche ore il dissalatore di Porto Empedocle, il primo in Sicilia a entrare ufficialmente in funzione. L’impianto ha iniziato a immettere nella rete idrica 75 litri al secondo destinati ad Agrigento, dopo i controlli dell’Asp che ne hanno confermato la potabilità.

L’acqua arriva nel serbatoio di Villaseta e sarà distribuita gradualmente. L’obiettivo, nei prossimi giorni, è arrivare a una portata di 96 litri al secondo. Lo aveva annunciato a fine luglio il presidente della Regione Renato Schifani, in visita all’impianto.

Adesso la priorità è Gela, dove è atteso il secondo dissalatore. I lavori sono in fase avanzata, ma al momento manca ancora una data ufficiale per l’avvio.

La Regione ha stanziato 110 milioni di euro complessivi per i due impianti: 90 arrivano dal Fondo di Sviluppo e Coesione firmato con il governo nazionale, altri 20 dal bilancio regionale, di cui 10 destinati alla gestione.

Solo negli ultimi giorni, l’Ars ha approvato nuovi interventi per fronteggiare l’emergenza nel territorio gelese. Tre milioni e 300mila euro serviranno a sostenere i costi di gestione del futuro dissalatore.

Altri 2 milioni e oltre saranno destinati al settore agricolo, colpito duramente dalla siccità: tra i progetti finanziati ci sono l’interconnessione tra le dighe Disueri e Cimia, l’adeguamento sismico della diga Comunelli e lavori sugli scarichi di fondo.

A darne notizia è stato l’assessore regionale all’Energia, Francesco Colianni, anche attraverso i suoi canali social. L’assessore ha ribadito la necessità di partire dalle progettazioni esecutive per superare i ritardi accumulati negli anni.

Nel frattempo, però, la situazione resta critica. Le campagne gelesi affrontano un’estate difficile, tra invasi vuoti e reti idriche inefficienti.

La realizzazione del dissalatore è attesa come un passaggio chiave, ma la crisi non aspetta. E i tempi tecnici non bastano più.