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Piano trasformazione Eni: sindacati su posizioni diverse

L'annunciato nuovo piano industriale di Eni Versalis, con la chiusura dell’impianto cracking di Priolo che sarà sostituito da una bioraffineria e da un impianto di riciclo chimico preoccupa i sindacati, pur tuttavia con posizioni diverse. Vediamo.

di melania sorbera -

Due miliardi di euro per indirizzare la divisione chimica di Eni Versalis verso una produzione più sostenibile, con la chiusura non solo dell’impianto cracking di Priolo ma cambiamenti anche a Brindisi e Ragusa.

Una decisione dovuta alla crisi che coinvolge l’industria chimica europea, gravata da costi di produzione alti e dalla spinta sempre più forte della concorrenza asiatica. Il piano Eni prevede un intervento graduale, che durerà circa 5 anni, per ridurre e infine cessare la produzione di chimici di base degli impianti. Diverse le posizioni dei sindacati. La Cisl chiede ai lavoratori di decidere democraticamente cosa fare attraverso le assemblee, in programma già da domani. Lo sciopero è un’ipotesi da prendere dopo.

I segretari generali del settore Industria di Cgil e Uil hanno annunciato un’assemblea generale per domani e lo sciopero il 12 novembre.