Attualità

Pianta organica Comune, sindacati preoccupati

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono revoca dell’atto e maggiore trasparenza nella gestione del personale

di Pinella Rendo -

Profonda preoccupazione e aperta contestazione da parte delle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nei confronti dell’Amministrazione comunale di Chiaramonte Gulfi.

Al centro della disputa c’è la Delibera di Giunta municipale n. 85 del 18 settembre 2025, relativa alla rideterminazione della pianta organica, un atto che i sindacati definiscono “ingiustificato e poco trasparente” e di cui chiedono l’immediata revoca. La decisione più controversa riguarda la previsione di ben otto esuberi di personale. Le sigle sindacali sottolineano come questo numero sia quattro volte superiore ai 2,08 esuberi suggeriti dai dati tecnici e dalle loro stesse richieste. Il provvedimento comporterà il collocamento in disponibilità di otto lavoratori, alcuni dei quali vicini all’età pensionabile, ma che non la hanno ancora raggiunta. “La possibilità di sostituire questi lavoratori con altri soggetti ritenuti più competenti genera divisioni e insicurezze,” dichiarano congiuntamente i tre sindacati che criticano l’utilizzo di nuove risorse economiche per assunzioni esterne a fronte di personale interno che ha fornito un contributo significativo all’Ente.

Le organizzazioni non lesinano critiche anche sulla gestione interna del personale. Viene denunciata la mancata attivazione delle progressioni verticali in deroga, considerate un’opportunità cruciale per la riqualificazione professionale e il ricambio generazionale interno, penalizzando le professionalità che hanno garantito il funzionamento della macchina amministrativa in condizioni difficili.

A ciò si aggiunge il caos contrattuale. I sindacati chiedono chiarimenti urgenti sulla costituzione del Fondo efficienza servizi (Fes) per il triennio 2023-2025, la mancata convocazione della delegazione trattante per la ripartizione delle risorse decentrate e, soprattutto, la mancata approvazione del contratto decentrato 2023. Questa assenza, lamentano, limita l’applicazione di vari istituti, inclusa l’attribuzione delle posizioni organizzative.

La richiesta finale è perentoria: revoca immediata della delibera. In caso contrario, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl si riservano di avviare azioni sindacali e coinvolgere gli organi di controllo competenti.