Catania
Picchia la compagna davanti ai figli: 32enne denunciato e allontanato da casa
Due interventi della polizia in poche ore
Un 32enne originario di Napoli è stato denunciato dalla Polizia di Stato di Catania per maltrattamenti in famiglia ai danni della compagna. Le violenze sarebbero avvenute davanti agli occhi dei due figli piccoli, di appena 3 e 8 anni. L’uomo è stato anche sottoposto a una misura di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, fermo restando il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
La prima aggressione: colpita con un tubo
Il primo intervento della polizia è avvenuto il 18 aprile. Alle tre di notte, la vittima si è presentata in lacrime al pronto soccorso con il volto completamente insanguinato. Agli agenti ha raccontato di essere stata brutalmente aggredita con un tubo di plastica dura dopo una lite scoppiata per la rottura di un flessibile del bagno. Grazie all’aiuto di un’amica, ha trovato il coraggio di chiedere aiuto. I medici hanno riscontrato numerose lesioni al volto, al collo e alla parte superiore del corpo, con una prognosi di 40 giorni.
La seconda aggressione: morsi e tentativo di accecamento
Il giorno successivo, la donna è stata nuovamente aggredita nei pressi della propria abitazione, nel quartiere San Giovanni Galermo. Questa volta l’uomo, dopo una discussione, ha colpito l’auto della vittima a pugni, poi avrebbe tentato di morderla sulla guancia e persino di infilarle le dita negli occhi. La donna è riuscita a chiudersi in auto e a chiamare la polizia, mentre i due bambini assistevano terrorizzati alla scena.
L’allontanamento e le misure cautelari
I poliziotti intervenuti hanno bloccato immediatamente l’uomo, procedendo con l’allontanamento d’urgenza e denunciandolo all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti in famiglia. In sede di convalida, il giudice ha disposto per il 32enne l’obbligo di dimora a Napoli e il divieto di ritorno nel Comune di Catania. È stata anche avviata la procedura per l’installazione del braccialetto elettronico, per garantire la protezione della vittima. FOTO Repertorio Polizia di Stato