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Pio La Torre centrale per….quale turismo?
Il destino dell'aeroporto di Comiso continua a creare dibattito. C'è chi non si fida delle misure messe in campo per cercare di rilanciare questa infrastruttura, sebbene lo stesso MIT la definisca centrale per il turismo e la logistica
Aeroporto di Comiso: le tratte delle compagnie aeree che hanno risposto al bando della Camera di Commercio del Sud-est, continuano a far discutere. In attesa della manifestazione indetta domani sera davanti al Pio La Torre dal M5S, interviene il Comitato a difesa e sviluppo dell’aeroporto degli Iblei che cita una delle canzoni più famose di Mina: “Parole, parole, parole” per definire lo stato in cui versa lo scalo casmeneo.
Riguardo la Summer 2025, il comitato dice: “Siamo a giugno inoltrato e le ferie sono per lo più organizzate, nel frattempo la stagione estiva del Pio La Torre scompare all’orizzonte. Voli da Lille o da Tirana poco daranno al territorio in termini di turismo importato. E le rotte estere, da quanto si apprende dalla stampa, non avranno inizio se non per l’estate 2026. La Camera di commercio del Sud Est grazie ai fondi messi a disposizione della
Regione, doveva studiare misure emergenziali. Senza contare la delusione dei cittadini che si aspettavano collegamenti nazionali con Roma, Milano, Venezia, Verona, Bologna e Torino. Queste tratte erano affidate alla cosiddetta “continuità territoriale” e alla provincia. Anche di questi importanti collegamenti non si ha contezza. Nel frattempo, con due determine dirigenziali del Libero Consorzio si stanziano circa 279mila euro per affidamenti diretti — uno per Roma e per Milano — ad Aeroitalia. “Proprio quella compagnia che ha lasciato a terra centinaia di passeggeri tra cancellazioni e disservizi, danneggiando l’immagine di Comiso e del territorio intero”, commentano quelli del Comitato, che chiudono con una domanda: “Com’è possibile che una compagnia così venga premiata con fondi pubblici e dalla politica che ci governa?” Ma proprio il governo sembra essere molto fiducioso sul futuro del Pio La Torre: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, rispondendo ad una interrogazione a firma anche dell’onorevole Filippo Scerra, precisa che è stata avviata una collaborazione sinergica con ENAC, Regione Siciliana e la Società Aeroporti di Catania per la redazione e conseguente approvazione di un Piano di Sviluppo Aeroportuale, e poi cita tutti i finanziamenti che l’infrastruttura ha ottenuto, da quelli FSC a quelli ex Insicem e tutti i provvedimenti di cui godrà, dalla continuità territoriale alla realizzazione dell’area cargo che dovrebbe Comiso come fulcro di un sistema logistico vitale per le aziende del territorio. Niente che non si sappia già, insomma, e di cui si attendono i risultati. Nel frattempo le voci di protesta di chi non approva, continuano a levarsi