Attualità

Più occupazione, più sicurezza, più liquidità

I dati degli ultimi mesi riguardo l'occupazione in Sicilia sono lievemente confortanti, ma non sono sufficienti per far tirare un sospiro di sollievo a migliaia di famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Questo, insieme alla sicurezza sui luoghi di lavoro, sono punti improrogabili per le agende nazionali e regionali

di Chiara Scucces -

Alla vigilia del primo maggio i dati di Unioncamere facevano registrare un significativo incremento nel numero di imprese e occupati nel primo trimestre del 2025. Secondo l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia, da gennaio a marzo il saldo tra imprese iscritte e cessate è positivo per 712 aziende, con un aumento di oltre 4.400 occupati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Timidi segnali di ripresa che devono essere adeguatamente supportati e potenziati dalle istituzioni; ci sono dei dati, oltre quelli di Unioncamere, in controtendenza rispetto agli anni passati anche riguardo l’aumento dei salari, ma non basta. Il costo della vita è insostenibile e che sia in costante salita è sotto gli occhi di tutti    

Intanto Il Codacons annuncia la nascita dell’osservatorio regionale sul lavoro e sul disagio occupazionale, uno strumento permanente di ascolto, tutela e denuncia, pensato per raccogliere le segnalazioni dei cittadini e affrontare le gravi criticità che colpiscono il mondo del lavoro nell’isola.     “In una regione dove la disoccupazione giovanile supera il 40%, dove il lavoro nero è ancora largamente diffuso e dove migliaia di giovani sono costretti a lasciare la propria terra per mancanza di opportunità, il silenzio non è più tollerabile. Risuonano ancora le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva lanciato un monito non solo sui salari bassi, ma anche sulla sicurezza sui luoghi di lavoro definendo intollerabili sia l’indifferenza sia la rassegnazione