Attualità
Ponte sullo Stretto: una legge speciale per le compensazioni
La proposta arriva dal gruppo parlamentare di Sud chiama nord all'Assemblea regionale siciliana
La proposta legislativa per dotare la città dei fondi necessari per completare le opere di urbanizzazione necessarie a rendere sostenibile i dieci anni di cantiere. Servono risorse per 2.5 ,miliardi
Una legge speciale per Messina per trovare i fondi che compensino il disagio del ponte che verrà. La reclama a gran voce Cateno De Luca, già sindaco della città dello Stretto ed oggi leader del movimento Sud chiama Nord. Servono 2 miliardi e mezzo. 250 milioni per ogni anno di lavoro al collegamento tra Reggio Calabria e l’isola
Le ragioni di questa norma le spiega il leader del movimento autonomista: “Stiamo elaborando un disegno di legge da presentare al parlamento nazionale ma anche qui all’Ars. In attesa della cosiddetta bollinatura della Corte dei Conti, nessuno si è posto il tema della vivibilità. Non partiamo da un presupposto oggettivo: la città per dieci anni subirà dei disagi incredibili”.
De Luca si dice favorevole all’opera. Ma chiede che vengano presi in considerazione l’impatto che la comunità peloritana dovrà affrontare.
“Faccio un esempio concreto: Messina non la quantità d’acqua che servirà per la costruzione del ponte. Nella zona nord della città mancano anche i serbatoi, mancano le condotte. Tutto è fermo alla fine degli anni sessanta, perché lo sviluppo urbanistico non è stato accompagnato dalle opera di urbanizzazione necessarie”, ha concluso De Luca.