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Povertà in aumento, 3 famiglie su 10 non arrivano a fine mes

Sono in crescita rispetto allo scorso anno i dati registrati da un'indagine Istat sul tasso di povertà che colloca la Sicilia agli ultimi posti assieme a Calabria ,Campania ,Puglia e Basilicata

di finmedia -

Tasso di povertà in aumento, è quanto riportato da un indagine istat che colloca la Sicilia tra le ultie posizioni della classifica delle disuguaglianze.In Sicilia sempre più famiglie faticano ad arrivare a fine mese. Almeno 3 su 10, secondo il report annuale sulla povertà dell’Istat. Un divario enorme tra Nord e Mezzogiorno, con il Trentino che riesce quasi ad azzerare la povertà e la Sicilia retroguardia d’Italia, assieme a Calabria, Campania, Puglia e Basilicata..

L’indicatore statistico del rischio di povertà, costituisce la percentuale di persone che vivono in famiglie con un reddito netto equivalente o inferiore a una soglia di rischio di povertà (630 euro mensili).Un adulto tra i 30 e i 59 anni che vive solo è considerato “assolutamente” povero se non ha in tasca almeno 762 euro al mese, “relativamente” povero se non arriva a 1.150 euro per colpa anche dell’inflazione galoppante. In termini assoluti, in Sicilia la povertà relativa, che da 18,1% è passata a un’incidenza di 18,8%, riguarda oltre 392mila famiglie.

Quello presentato dall’Istat nel report “Statistiche sulla povertà” relative al 2022 è un quadro desolante, quasi terrificante e decisamente peggiorato a causa dell’impatto dell’inflazione “galoppante”, che si verifica in tutti i comuni siciliano.Sono dati in crescita rispetto allo scorso anno, con un aumento dei casi di povertà assoluta dello 0,6%. Un peggioramento,“imputabile in larga misura alla forte accelerazione dell’inflazione“, e che pesa soprattutto per i nuclei familiari con almeno uno straniero e sulle famiglie con 3 o più figli.