Attualità

Povertà in crescita: famiglie e giovani sempre più in difficoltà

Oltre il 60% delle famiglie catanesi vive con redditi bassi. Disoccupazione giovanile, Neet in aumento e boom di richieste di aiuto alimentare: la povertà diventa strutturale

di floriana garofalo -

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, oltre il 60% delle famiglie catanesi vive in una condizione di bassa intensità lavorativa, una delle percentuali più alte in Italia. Il quadro è aggravato da un reddito medio disponibile nettamente inferiore alla media nazionale e da un tasso di occupazione giovanile che in Sicilia si ferma al 22,1%, contro una media italiana del 32,3%. Ancora più preoccupante è la quota di giovani che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet, che supera il 33%.

La realtà che emerge è quella di una provincia in sofferenza, dove la povertà non è più un concetto astratto ma una condizione quotidiana. Lo ha sottolineato la Cisal etnea.

Il legame tra povertà educativa e scarsa formazione dei lavoratori diventa così un circolo vizioso difficile da rompere. La mancanza di opportunità e di strumenti adeguati per i giovani alimenta la disoccupazione e, a sua volta, la precarietà economica delle famiglie.

A confermare la gravità del fenomeno è anche il crescente ricorso alle associazioni di volontariato: la Caritas e altre realtà cittadine segnalano che negli ultimi tre anni le richieste di aiuto alimentare a Catania sono aumentate di oltre il 40%. Un dato che evidenzia come la povertà, sempre più diffusa, si stia radicando, mettendo a rischio il futuro dell’intera comunità.