Ragusa

Pozzallo, sbloccato lo sbarco della Sea-Eye 5: 61 migranti a terra dopo 20 ore di attesa al largo

di Sergio Randazzo -

È terminata nella tarda serata di ieri la lunga attesa per i 61 migranti, tra cui sette minori, soccorsi dalla Sea-Eye 5, la nave della Ong tedesca che nelle scorse ore aveva tratto in salvo 65 persone in difficoltà nelle acque internazionali, a circa 50 miglia a nord di Tripoli. L’imbarcazione, dopo una giornata di incertezze, ha finalmente ottenuto l’autorizzazione ad attraccare al porto di Pozzallo, dove è giunta intorno alle 22.00.

Un’attesa lunga 20 ore al largo delle coste iblee

Dopo il salvataggio, avvenuto nella mattinata di ieri, la nave umanitaria aveva ricevuto l’assegnazione del porto di Taranto come approdo sicuro. Tuttavia, la Ong aveva espresso forti perplessità sulla decisione, ritenendo il lungo trasferimento verso la Puglia incompatibile con le condizioni psicofisiche dei naufraghi, molti dei quali provati dalla traversata e dalle violenze subite nei centri di detenzione libici.

Nonostante un primo via libera allo sbarco solo per i migranti considerati “fragili”, la Ong ha deciso di non partire per Taranto, rimanendo a circa sette miglia dalla costa ragusana in attesa di una nuova indicazione. Nel frattempo, è stato necessario effettuare anche un intervento medico urgente: una giovane donna nigeriana, al nono mese di gravidanza, è stata evacuata d’urgenza da una motovedetta della Guardia Costiera e trasferita al reparto di ostetricia dell’ospedale Maggiore “Baglieri” di Modica.

L’appello del sindaco Ammatuna

A intervenire pubblicamente nella giornata di ieri era stato anche il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che aveva definito “incomprensibile” la situazione di stallo e aveva chiesto alle autorità competenti di consentire lo sbarco immediato di tutti i migranti, sottolineando la disponibilità della città ad accoglierli con dignità e umanità.

La svolta in serata

Dopo ore di interlocuzioni tra la Ong e le autorità italiane, è arrivato l’atteso via libera: il porto di Pozzallo è stato infine designato come approdo sicuro. Una scelta che ha messo fine a una fase di tensione diplomatica e operativa e ha permesso il trasferimento dei migranti all’hotspot della cittadina iblea.