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Presidio ‘No Ponte’ in piazza

Comitati, associazioni e sindacati in piazza a Messina per ribadire ancora una volta la loro contrarietà alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Intanto la discussione parlamentare sulla grande opera sta entrando in una fase cruciale. Secondo fonti governative, il decreto sarà sottoposto al voto finale in Aula entro la prossima settimana

di tcf -

Il coordinamento No Ponte prosegue la battaglia contro la costruzione del collegamento stabile dello Stretto. “Un presidio per ribadire ancora una volta le ragioni che spingono il movimento ad opporsi a questa grande opera – spiegano gli organizzatori – per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e informare la cittadinanza rispetto alle dinamiche poco chiare che stanno accompagnando le azioni preliminari.” Anche la Cgil è scesa nuovamente in piazza per confermare la netta contrarietà ritenendo la grande opera un’infrastruttura la cui progettazione continua a essere lacunosa e omissiva, senza certezza alcuna sui costi finali e dannosa sotto ogni punto di vista, sociale, ambientale e paesaggistica”.  

Per il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo “dopo le innumerevoli forzature del governo, con il mancato rispetto della norma per il dibattito pubblico, di quella europea sui bandi di gara e di quella per la procedura per la redazione del progetto esecutivo, e dopo la grave ambiguità sul tema dei pareri, a cominciare da quello dell’Ingv, ora siamo al gioco delle tre carte. Si finanzia questa opera inutile con uno stanziamento mai visto sinora – oltre 14 miliardi di euro – e allo stesso tempo si definanziano progetti per un importo di 7 miliardi ascritti al Fondo di coesione sociale per altre infrastrutture del Sud”.  

“Questo – spiega Gesmundo – è ciò che ha deciso il Cipess nella seduta del 29 novembre, cancellando importanti opere di ammodernamento delle infrastrutture del Sud. La mobilitazione non si fermerà, e se non ci saranno passi indietro del governo, il comitato garantisce che sarà a Roma, davanti al ministero delle Infrastrutture. Intanto la discussione parlamentare sul Ponte sta entrando in una fase cruciale. La Commissione Lavori Pubblici del Senato ha recentemente approvato una serie di emendamenti al decreto infrastrutture, che includono misure specifiche per accelerare l’iter autorizzativo del progetto. Secondo fonti governative, il decreto sarà sottoposto al voto finale in Aula entro la prossima settimana.