Cronaca

Processo a Salvini, parla Oscar Camps

E' il fondatore della ONG Open Arms

di Emiliano Di Rosa -

Torna alla ribalta il processo che vede imputato l’allora vicepremier e ministro dell’Interno e oggi vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Dopo i testi della procura, arrivano quelli delle parti civili. Nell’aula bunker di Palermo i primi a parlare sono i protagonisti della vicenda che occupò le cronache di mezza estate del 2019 ovvero i rappresentanti della Open Arms, la nave Ong che ospitava 147 migranti che furono fatti sbarcare solo dopo un lungo tira e molla di 19 giorni. Stamattina ha parlato, come testimone della parte civile, Oscar Camps, il fondatore di Open Arms, che è tornato a distanza di due mesi nell’aula bunker di Palermo assieme a Inas Urrosolo Martinez De Lagos, medico a bordo, e Ricardo Barriuso Leoz, primo ufficiale sulla nave. Camps ha anche spiegato come in questi anni la sua organizzazione abbia salvato nel Mediterraneo migliaia di vite umane. Ieri in Lussemburgo è stato raggiunto un accordo sulle migrazioni al Consiglio Affari Interni dell’Unione Europea: l’intesa prevede l’obbligo di solidarietà ovvero gli Stati dovranno dare sostegno ai Paesi in difficoltà con la disponibilità ai ricollocamenti o in alternativa al pagamento di 20 mila euro per ogni migrante non ricollocato. L’Italia ha rifiutato la compensazione e ha chiesto che venga destinata a un fondo europeo; per il resto ha sottoscritto l’accordo. E anche su queste nuove regole ha parlato Camps dicendosi piuttosto scettico