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Ragusa, il PRG “delle polemiche” presentato alla città

Il piano regolatore generale di Ragusa è stato approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale. Un importante strumento di cui si dota la città, nonostante le polemiche fra le quali è nato. Adesso ci sono 60 giorni di tempo per presentare eventuali richieste di modifiche da parte dei cittadini e poi passerà alla Regione per l'approvazione definitiva.

di Chiara Scucces -

E’ un prg che risponde alle esigenze della città e che va incontro alla richiesta di equilibrio del territorio, che tiene conto dei cambiamenti climatici e che è frutto di concertazione, dialogo, confronto con tutta la città, non solo con le forze politiche, ma anche produttive.

E’ un prg, insomma, di cui l’amministrazione Cassì va fiera ed è soddisfatta, nonostante le polemiche che, soprattutto negli ultimi giorni, hanno accompagnato la sua votazione e approvazione in consiglio comunale. Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa con cui si è voluto presentare l’importante strumento alla città, il sindaco Peppe Cassì ha voluto sottolineare quanto sia stato giusto che la votazione e l’approvazione del PRG sia spettato al consiglio comunale, nonostante qualche consigliere, e non si parla di minoranza, sperava che ci fosse un commissario esterno. Ma Ragusa è una città che merita che il consiglio si prenda le responsabilità per uno strumento così importante, non lo faceva dal 1974

Da un punto di vista tecnico, il prg approvato è un piano regolatore che ha delle regole chiare; fa un passo indietro rispetto al passato quando il territorio aveva subito un’espansione esagerata. Come detto, questo piano è il frutto di una serie di confronti e condivisioni, emendamenti presentati dalle opposizioni e che erano rivolti soprattutto al settore turistico ricettivo e al settore produttivo. In ogni caso è stato definito un piano che ricuce parti della città

Alla conferenza erano presenti anche i consiglieri Antoci e Criscione presi di mira proprio a ridosso della votazione perchè definiti incompatibili. Loro hanno spiegato perchè non lo sono e hanno già annunciato un’apposita conferenza stampa dove spiegheranno gli attacchi subiti. Anche il pd, accusato nelle settimane della discussione, di essere la stampella dell’amministrazione farà una propria conferenza stampa, lunedì prossimo.