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Referendum , il primo quesito
Referendum, Primo quesito,
Il primo dei quattro referendum sul lavoro chiede la cancellazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti introdotto nel 2015 con il Jobs act del governo Renzi, applicata a chi è stato assunto dal 7 marzo 2015 in poi.
Nelle imprese con più di 15 dipendenti, in diversi casi di licenziamento illegittimo, non c’è il reintegro nel posto di lavoro previsto dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori del 1970, ma un indennizzo economico che può arrivare fino ad un massimo di 36 mesi.
Attualmente l’indennizzo si applica nei seguenti casi: per i cosiddetti licenziamenti “per giustificato motivo oggettivo”, per licenziamento disciplinare; nei licenziamenti collettivi, se vengono violati i criteri di scelta dei lavoratori da licenziare; se il licenziamento viene fatto in caso di malattia prima della scadenza del periodo di comporto. Se vince il sì il Jobs Act viene eliminato e si torna al sistema precedente legato all’articolo 18 (con il reintegro nel posto di lavoro piuttosto che il risarcimento economico), se vince il no rimane la legge attuale.