Palermo

Regione, Schifani: “No alla presenza della nuova Dc in giunta”

Revocate le deleghe agli assessori regionali espressione della Nuova Democrazia Cristiana

di Sergio Randazzo -

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha annunciato la decisione di revocare le deleghe agli assessori regionali espressione della Nuova Democrazia Cristiana, alla luce delle indagini che riguardano l’ex presidente della Regione, Salvatore Cuffaro.

“Serve massima trasparenza”

«Alla luce del quadro delle indagini che sta emergendo – ha dichiarato Schifani – ritengo doveroso riaffermare la necessità che il governo regionale operi nel segno della massima trasparenza, del rigore e della correttezza istituzionale, principi che rappresentano il fondamento stesso della buona amministrazione. Fino a quando il quadro giudiziario non sarà chiarito, non sussistono le condizioni affinché gli assessori della Nuova Dc possano continuare a svolgere il proprio incarico all’interno della Giunta».

“Decisione di responsabilità, non di parte”

Il presidente ha sottolineato come la scelta sia «improntata al senso di responsabilità e alla tutela della credibilità dell’istituzione, nel rispetto dei siciliani che confidano in un’amministrazione trasparente e coerente con i valori di correttezza e rigore». Schifani ha aggiunto che «non si tratta di una decisione di parte, né di un giudizio sulle persone», alle quali ha rivolto «un sincero ringraziamento per l’impegno e la dedizione dimostrati finora».

“Legalità e coesione istituzionale alla base del governo”

Schifani ha poi ringraziato i parlamentari della Nuova Democrazia Cristiana per la loro «consolidata lealtà politica e parlamentare», auspicando che continuino a sostenere i provvedimenti dell’esecutivo «nell’interesse superiore della Sicilia e dei cittadini».

Le funzioni degli assessorati della Famiglia e della Funzione pubblica saranno assunte ad interim dallo stesso presidente Schifani, che ha concluso ribadendo: «Solo con serenità, chiarezza e coerenza rispetto ai valori di legalità e buon governo potremo proseguire nel lavoro a servizio dei siciliani».