Palermo

Renato, Renato, Renato…

La "forza tranquilla" di Schifani

di Emiliano Di Rosa -

“Renato, Renato, Renato così carino così educato” cantava Mina negli anni ’60 del secolo scorso, ovviamente senza immaginare lo scenario politico siciliano di oggi per cui il ritornello calza a pennello. In un’intervista a livesicilia anche l’assessore regionale alle Attività Produttive e calamita di voti, Edy Tamajo, esclude una sua candidatura alla Presidenza della Regione, celebra l’ottimo lavoro di Renato Schifani, e dice “mi sembra ovvio che sarà lui il prossimo candidato naturale del centrodestra per proseguire l’opera”. Ieri si era inteso che il presidente dell’ARS, Gaetano Galvagno, fosse sulla stessa linea all’insegna del “volemose bene” e di un passaggio di testimone solo nel 2032. Un altro dato politico (da osservatori esterni di Palazzo d’Orleans e Palazzo dei Normanni) è l’atteggiamento dell’opposizione. La legittima e doverosa azione critica nei confronti di governo regionale e maggioranza di centrodestra in questi due anni e mezzo di legislatura è stata esercitata ma, a ben pensarci, senza mai assumere toni verbalmente violenti o aspri nei confronti proprio di Schifani. Come a dire che l’ex presidente del Senato abbia trovato una sorta di equilibrio nella sua giunta e in tutta l’assemblea riuscendo, nei fatti, ad accontentare tutti, a non creare fratture scomposte, a garantire il quieto vivere politico e istituzionale. L’esperienza lo sta aiutando, il carattere e l’indole pure così come le circostanze. All’orizzonte, almeno in questa fase, di possibili competitor a destra, al centro o a sinistra non se ne vedono. Se non vien fuori un volto nuovo o se non ci sono sconquassi politici la sua “forza tranquilla” guiderà Renato, così carino e così educato, al bis a Palazzo d’Orleans!