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Revoca Scurria, si accendono le polemiche
A Messina si accendono le polemiche dopo la discussa revoca dell’incarico al subcommissario per il Risanamento Marcello Scurria. E il risanamento diventa terreno di scontro politico. E si apre una nuova partita nell’attesa di una nuova nomina. Intanto la regione precisa “Da Scurria nessuna controdeduzione”
Il clima è rovente. La polemica si infiamma. E il risanamento diventa terreno di scontro politico. Le dichiarazioni del subcommissario Scurria accendono la miccia e mentre attestati di solidarietà arrivano dai più disparati schieramenti, i mal di pancia non mancano, anche in seno alla maggioranza che si spacca. Pomo della discordia la vicenda legata all’acquisto degli alloggi di Contesse tramite un’asta giudiziaria che ha visto partecipare anche il Comune.
Il caso era esploso pochi giorni prima di Natale incrinando il rapporto fra il sindaco Federico Basile e lo stesso ufficio del commissario. I rinnovati equilibri politici, con De Luca sempre più vicino al presidente Schifani potrebbero aver fatto il resto. E il mondo politico insorge. “Non vorrei si stesse giocando l’ennesima sporca partita sulle spalle di Messina e della sua centenaria piaga delle baraccopoli”, la dichiarazione dell’onorevole pentastellato Antonio De Luca.
“Il Governo regionale aveva sempre vantato i risultati ottenuti sul fronte dello sbaraccamento tramite la gestione del sub commissario. Quanto accaduto evidenzia, altresì, una profonda spaccatura interna a Forza Italia tra il Presidente Schifani e la sottosegretaria Siracusano”. Immediata infatti era stata la reazione della sottosegretaria che aveva bollato come incomprensibile la scelta di Schifani. Reazione subito doppiata dall’Onorevole forzista Tommaso Calderone “Ho avuto modo – scrive il deputato azzurro – di ascoltare le dichiarazioni dell’avvocato Marcello Scurria, con le quali comunica la sua revoca di subcommissario di Governo.
Al di là dei contenuti, è opportuno precisare che non si tratta, tecnicamente, di una revoca ma esclusivamente di un avvio di procedimento. L’avvocato Scurria aveva un termine per controdedurre alle contestazioni e le controdeduzioni, a mio avviso, andavano fatte nel procedimento e non sui giornali o in televisione. Tecnicamente dalla Regione fanno infatti sapere “che lo scorso 7 febbraio è stata avviata la procedura di revoca dalla nomina ai sensi della legge 241/90. La decisione – si legge nel comunicato diffuso da Palazzo D’Orleans – è stata assunta a seguito di “specifiche criticità” riscontrate nella gestione delle funzioni affidate che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione che lo ha nominato.
Palazzo d’Orléans ha dato sette giorni di tempo all’avvocato Scurria per presentare le proprie controdeduzioni, non ancora pervenute, all’esito delle quali verranno valutati i provvedimenti più idonei da adottare.”