Attualità

RG-CT: i cantieri avanzano, la politica litiga sui meriti

Mentre i lavori della Ragusa-Catania proseguono, nel mondo politico si accende una polemica dai toni sempre più aspri. A scatenarla, un post del sindaco Cassì sullo stato dell’opera, che ha innescato un botta e risposta tra Direzione Ragusa, il Partito Democratico, il Movimento Territorio e il Movimento Cinque Stelle. Tutti rivendicano un ruolo decisivo nel lungo percorso che ha portato all’avvio dei lavori. Ma a vincere, forse, dovrebbe essere solo il territorio. Vediamo.

di Chiara Scucces -

Un’opera attesa da decenni, strategica per lo sviluppo del Sud Est siciliano e finalmente in costruzione: è la Ragusa-Catania. Ma se sui cantieri si lavora, in politica è scontro aperto. Una polemica dai toni accesi coinvolge sindaco, partiti e movimenti locali, tutti pronti a rivendicare il proprio ruolo nella lunga e complessa vicenda che ha portato allo sblocco dei lavori. Tutto è cominciato con un post del sindaco Peppe Cassì, che ha raccontato l’avanzamento dei lavori e ricordato il lungo iter istituzionale necessario per arrivare all’apertura dei cantieri. Un messaggio sobrio, che però ha riacceso vecchie tensioni politiche.  Il Partito Democratico ha reagito rivendicando un ruolo centrale nell’iter del progetto, ricordando l’impegno dell’on. Nello Dipasquale sin dai primi anni.  Il PD ha ricordato i passaggi chiave della vicenda: con il governo Crocetta si completò l’iter progettuale e furono superati ostacoli tecnici e ambientali; o governi Renzi e Gentiloni ottennero valutazioni ministeriali e i primi finanziamenti; il governo Conte bis stanziò 700 milioni per il finanziamento completo dell’opera; il governo Draghi bandi la gara e nominò il commissario per la realizzazione dell’autostrada. Ma la nota è stata bollata da Direzione Ragusa – movimento vicino al sindaco – come una ‘brama di meriti’ da parte di chi, a suo tempo, si era opposto alla trasformazione del progetto da finanziamento privato a opera pubblica, senza pedaggio.  Direzione Ragusa ha risposto citando un esposto presentato dallo stesso Dipasquale contro la revoca del project financing, definendo paradossale l’attuale presa di posizione del PD; non è mancata la replica del Movimento Territorio, vicino allo stesso Dipasquale, che ha accusato Cassì e la sua squadra di protagonismo e scarsa autorevolezza, ironizzando anche sul recente passaggio del sindaco a Forza Italia. Il movimento difende l’azione del PD e la prudenza mostrata in una fase di svolta del progetto.  A intervenire è stato anche il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Sergio Firrincieli, che rivendica con forza il ruolo avuto dall’ex premier Giuseppe Conte e dal M5S nel rendere l’opera trasparente, pubblica e finalmente realizzabile. Firrincieli accusa gli altri partiti di tentare una riscrittura dei fatti. E mentre le forze politiche si scontrano, il cantiere della Ragusa-Catania avanza. Centinaia operai al lavoro, sopralluoghi costanti, e un’opera che potrebbe cambiare il volto della mobilità in un’area storicamente isolata: tra accuse incrociate, rivendicazioni e frecciate, ciò che conta davvero è che finalmente il Sud Est vede muoversi macchine e uomini verso un traguardo inseguito per troppo tempo. La speranza è che, almeno su questo, la politica riesca a mettersi d’accordo… almeno quando si taglierà il nastro.