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Ridiamo ai nostri giovani la speranza nel futuro

La giornata di ieri, per la città di Modica, è stata una giornata di cordoglio e dolore. Si impone una riflessione

di Chiara Scucces -

Da qualche giorno, inevitabilmente, a Modica dopo i tragici fatti successi, la domanda più ricorrente che ci si fa è: perchè? Una domanda alla quale non si può dare una risposta, eppure ci dovremmo interrogare tutti; i nostri ragazzi oggi, più di altre generazioni passate, si sentono davvero senza una guida e senza la certezza che, impegnandosi, si può raggiungere quello che si vuole. Una generazione sospesa, che non sa quando entrare a far parte della categoria dei “più grandi”, di quelli cioè che sognano e mettono in pratica il proprio futuro. Ma il futuro è una trappola o non esiste? è probabilmente una delle domande che più spesso proprio i nostri ragazzi si fanno. E forse la carenza di esempi positivi che noi adulti dovremmo a loro fornire, rende difficile immaginarsi un futuro che possa dare una vita degna; il disagio giovanile e lo scontro fra generazioni c’è sempre stato. Ma la differenza attuale è che nelle generazioni passate, oltre alla difficoltà del vivere, c’era la speranza nel futuro, i giovani di oggi non ce l’hanno e noi non possiamo più non ascoltare