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Rifiuti Gela, anomalie contabili confermate dalla Regione

L'addizionale sulla raccolta differenziata non è dovuta e altre anomalie sono emerse.

di finmedia -

Quello dei rifiuti è un versante che per l’ente comunale, sotto azione di risanamento per superare il dissesto, significa anche numeri, costi e introiti. Per il sindaco Terenziano Di Stefano e per gli uffici comunali, qualcosa non quadrava nel rapporto con Impianti Srr, che gestisce non solo il servizio di raccolta ma pure la piattaforma integrata di Timpazzo. Dubbi contabili che sono stati oggetto di un incontro tenutosi in Regione, in presenza del dirigente del dipartimento acqua e rifiuti Arturo Vallone. Anzitutto, la burocrazia regionale ha dato riscontro circa l’addizionale lamentata dal sindaco, applicata negli ultimi anni al Comune di Gela per il mancato raggiungimento della quota del 65 per cento di raccolta differenziata. L’addizionale, una sorta di penale imposta all’ente, non doveva essere applicata. “Il dirigente ha dato ragione a ciò che abbiamo spiegato nel corso dell’incontro – dice il sindaco – la percentuale di differenziata va calcolata sull’ambito e non sul singolo Comune. Quindi, se l’ambito supera la quota fissata per la differenziata, come è avvenuto, nessun Comune deve versare l’addizionale che invece ci è stata imposta almeno dal 2023. Il nostro ente non doveva pagarla. Se invece, a livello di ambito, non si fosse raggiunta la soglia minima del sessantacinque per cento, allora sarebbe stato corretto caricarci il pagamento dell’addizionale. A questo punto, chiederemo ufficialmente alla Srr4 di riavere ciò che abbiamo pagato e valuteremo sotto quale forma”. La disamina tecnica condotta dagli uffici comunali, sotto il coordinamento del segretario generale Giovanni Curaba e del settore finanziario, e da Di Stefano, ha fatto emergere un’ulteriore anomalia. “Fino a oggi, abbiamo versato un tributo speciale sui conferimenti calcolato in 12,36 euro a tonnellata. Invece, il calcolo effettivo è di 7,75 euro per tonnellata. Anche in questo caso, sono emerse discrepanze contabili nel calcolo predisposto da Impianti Srr. Di conseguenza – aggiunge il sindaco – la stessa addizionale per il mancato raggiungimento della quota di differenziata non va calcolata su 12,36 euro ma su 7,75 euro. Ci devono restituire somme almeno sugli ultimi tre-quattro anni”. Secondo Di Stefano, si tratta di “errori contabili gravi che pesano non solo sul nostro Comune ma su tutti quelli dell’ambito”. Una verifica, che ha condotto fino al tavolo del dipartimento regionale acqua e rifiuti, che il primo cittadino e la burocrazia municipale hanno sviluppato nel contesto del piano di risanamento per superare il dissesto. L’amministrazione comunale attende infine che la Regione applichi, integralmente, ciò che prevede la legge finanziaria varata dall’Ars, con un contributo fino al trentacinque per cento, dal tributo speciale, che spetta ai Comuni che sul proprio territorio registrano la presenza di discariche e siti di conferimento, come appunto nel caso di Gela.